"Maroni non si è posto il problema se ci fossero persone aventi diritto all’asilo politico" ROMA, 8 maggio 2009 – I Radicali presenteranno denunce in sedi internazionali per il respingimento in Libia, da parte dell’Italia, degli immigrati ‘intercettati’ ieri nel canale di Sicilia.
Lo ha annunciato l’esponente dei Radicali Rita Bernardini, parlamentare eletta nelle liste del Pd.
"Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si fa bello, definendolo un risultato storico, di aver rimandato in Libia i 277 immigrati, fra i quali una quarantina di donne, trovati nel canale di Sicilia su tre barconi, senza aver fatto – rileva Bernardini – la fatica ed essersi assunto la responsabilita’ di ‘prenderli, identificarli e rimandarli nelle nazioni di origine’".
Maroni, prosegue Bernardini, "non si e’ posto minimamente il problema se fra quei 277 disperati ci fossero persone aventi diritto all’asilo politico; esseri umani che per essere state ‘respinti’ rischiano due volte: la prima di andare a finire nelle mani di quel fine democratico che e’ Gheddafi e la seconda di essere sottoposti alle ‘cure’ di qualche altro tiranno africano. Questa volta non ci limiteremo all’interrogazione di rito, alla quale peraltro il Ministro Maroni e’ abituato a non rispondere, ma presenteremo le necessarie denunce in sede internazionale per violazione delle norme relative alla tutela dei richiedenti protezione internazionale".
"Ricordiamo a Maroni e agli altri sostenitori nel suo Governo che -conclude Bernardini- l’articolo 4 del protocollo addizionale numero 4 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle liberta’ fondamentali vieta le espulsioni collettive di stranieri, che, in base alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, si verificano tutte le volte in cui non viene presa in considerazione la situazione individuale della persona sottoposta alla misura di allontanamento forzato, a maggior ragione in tutti i casi nei quali non si provveda ad una identificazione certa".