Dopo la condanna in tribunale dei comuni di Bolgare e Telgate, anche a Seriate e Albino si ripristinano le vecchie tariffe. Da 220 € e 160 €, a 70 € e 27,20 €. Chi ha pagato di più avrà indietro la differenza
Bergamo – 4 dicembre 2015 – Marcia indietro delle amministrazione leghiste che chiedevano centinaia di euro per un certificato di idoneità alloggiativa.
Il tribunale di Bergamo ha già costretto i comuni di Bolgare e Telgate a cancellare gli aumenti, ingiustificati e discriminatori, che finivano per colpire solo gli stranieri. Quel certificato serve infatti per i ricongiungimenti familiari oppure per la richiesta della carta di soggiorno.
Il 22 dicembre sarebbero dovuti finire davanti al giudice anche i comuni di Seriate e Albino, grazie a una causa anti-discriminazioine promossa da quattro cittadini stranieri insieme ad ASGI, CGIL Bergamo e cooperativa RUAH. Ad Albino il certificato era arrivato a costare 160 euro, a Seriate 220.
Prevedendo, però, come sarebbe andata a finire, i due Comuni, lo scorso 30 novembre, hanno revocato le ordinanze che avevano fatto scattare gli aumenti. Ora ad Albino il certificato di idoneità alloggiativa costa 27,20 euro, a Seriate 70 euro. Non solo: chi ha pagato di più potrà avere indietro la differenza.
“Una grande ulteriore vittoria per noi e per le altre associazioni che hanno partecipato alla causa e che si battono per la parità di trattamento” hanno affermato Marta Lavanna e Alberto Guariso, avvocati dell’ASGI.
Intanto, si attende ancora una mossa del governo. Il Parlamento gli ha chiesto infatti di elaborare “criteri certi e univoci per la determinazione dell’importo delle tasse relative al rilascio dell’attestazione di idoneità alloggiativa” con la fissazione di una “soglia massima“.
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