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Il caso. “Serata latinoamericana, la ragazza cinese non entra”

La denuncia di una lettrice: “La mia amica tenuta fuori da una discoteca di Chiavari”. Ma i gestori negano: “Non erano socie”

Roma – 21 marzo 2013 – Serata disco sabato scorso in un circolo culturale latinoamericano di Chiavari, in provincia di Genova. All’ingresso si presentano anche Violeta Lisseth, una giovane peruviana di 21 anni, e la sua amica Chao Jie, che di anni ne ha 19 ed è di origine cinese. Poco dopo se vanno senza essere riuscite ad entrare.

Cosa è successo? Le versioni sono due. “Sulla porta c’erano dei  buttafuori latinoamericani. Quando uno di loro ha visto la mia amica ha detto che non poteva entrare, perché era una serata latinoamericana e lei era cinese” racconta Violeta. La ragazza ha segnalato il caso a Stranieriinitalia.it,  sottolineando che “non c’è solo la discriminazione degli italiani verso gli stranieri, ma anche tra immigrati che arrivano da Paesi diversi”.

Violeta dice che era già stata nel locale insieme alla sorella per la festa dell’8 marzo, e che l’avevano fatta entrare senza problemi anche se non ha la tessera da socia. Sabato scorso, però, non c’è stato nulla da fare: “Mi hanno detto chiaramente che il problema era la mia amica. Ce ne siamo tornate a casa, lei c’è rimasta malissimo, non ha nemmeno voglia di parlarne. Pensare che ero stata io ad insistere per andare a ballare lì, un posto dove mi ero trovata bene”.

Ma perché non avete chiamato i vigili urbani o la polizia? “Lì per lì non ci abbiamo pensato, non sapevo se davvero potevano non farci entrare per quel motivo. Ho insistito, ma alla fine ce ne siamo andate. Comunque in quel locale non ci tornerò mai più e inviterò tutte le persone che conosco a fare lo stesso” dice Violeta.

Renato B., vicepresidente del circolo culturale, racconta però una storia diversa. “All’ingresso c’ero io, insieme a due ragazzi sudamericani come me, e ricordo quelle due ragazze. Non le abbiamo fatte entrare semplicemente perché il locale era pieno e nessuna delle due era socia del circolo. Non c’è stato alcun riferimento alla nazionalità di una delle due”.

Violeta però dice che era già stata nel locale, senza avere la tessera. “Probabilmente era accompagnata da qualcuno che la tessera l’aveva” ribatte lui.  Non potevate iscriverle lì per lì, all’ingresso? “No, le iscrizioni si fanno solo nel pomeriggio, la sera c’è troppa gente e comunque sabato eravamo arrivati al massimo della capienza”.

“Abbiamo mandato via le ragazze e loro si sono arrabbiate, -taglia corto Renato B. – poi si sono inventate la storia della cinese. Abbiamo soci italiani, latini, romeni, africani, non è un problema di nazionalità. L’importante è che siano persone corrette, che rispettano il nostro regolamento”.

Elvio Pasca
 

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