Roma, 6 marzo 2023 – Il Reddito di Cittadinanza, introdotto in Italia nel 2019, è un sussidio contro la povertà destinato a fornire un sostegno economico alle famiglie in difficoltà. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Ministero del Lavoro starebbe considerando alcune modifiche a questo sussidio, con l’intento di renderlo più efficace e mirato alle esigenze delle famiglie.
In particolare, il Reddito di Cittadinanza potrebbe essere suddiviso in due tipologie, a seconda della situazione familiare dei beneficiari. Le famiglie senza persone occupabili, ovvero quelle in cui non ci sono lavoratori in età lavorativa, potrebbero ricevere un importo più alto e per un periodo di tempo più lungo rispetto alle famiglie con persone occupabili.
D’altra parte, le famiglie con persone occupabili potrebbero beneficiare di un sostegno economico più limitato, pari a un massimo di 375 euro al mese, e per un periodo di massimo un anno. Attualmente, il Reddito di Cittadinanza prevede un importo massimo di 500 euro al mese per un periodo di 18 mesi.
Questa suddivisione mirerebbe a fornire un aiuto maggiore alle famiglie più bisognose, che spesso sono costrette ad affrontare difficoltà particolarmente gravi a causa della mancanza di lavoratori nella famiglia. Allo stesso tempo, la limitazione nell’importo e nella durata del sussidio per le famiglie con persone occupabili potrebbe incentivare la ricerca di un lavoro e la messa in pratica di politiche attive per l’occupazione.
Tuttavia, queste modifiche al Reddito di Cittadinanza non sono ancora state ufficialmente approvate e potrebbero subire ulteriori cambiamenti in seguito alle valutazioni del Ministero del Lavoro e dei soggetti interessati. Ciò che è certo è che il Governo sta cercando di individuare nuove strategie per combattere la povertà in Italia, fornendo un sostegno economico mirato alle famiglie che ne hanno maggiormente bisogno.