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Il New York Times documenta respingimenti illegali di migranti nell’isola greca di Lesbo

Il video shock pubblicato dal New York Times rivela un gruppo di migranti caricati su un barcone e lasciati alla deriva nel Mar Egeo, mettendo in luce le violazioni dei diritti umani e le controversie politiche legate all’immigrazione in Grecia.

Roma, 22 maggio 2023 – Un video shock pubblicato in esclusiva dal New York Times ha svelato nuovi dettagli sui respingimenti illegali di migranti che si sono verificati sull’isola greca di Lesbo. Nel filmato si possono osservare 12 migranti, tra cui donne e bambini, che vengono caricati con la forza su un autobus, successivamente trasportati su una nave della Guardia Costiera greca e poi su un gommone mandato alla deriva nel Mar Egeo.

Secondo il reportage del New York Times, questi eventi risalgono ad aprile, ma solo ora sono stati resi pubblici grazie a un attivista austriaco che ha condiviso il video con il giornale americano. Il New York Times ha successivamente individuato e intervistato 11 dei migranti, provenienti dall’Etiopia, dalla Somalia e dall’Eritrea, all’interno di un centro di detenzione a Smirne, in Turchia. Sorprendentemente, molti indossavano ancora gli stessi abiti che avevano nel video, a testimonianza dell’autenticità delle loro storie. Tra di loro c’era anche un bambino di soli sei mesi.

I migranti hanno raccontato di essere stati costretti a salire su un gommone e poi abbandonati alla deriva. L’uso di queste imbarcazioni senza motore era già stato documentato in passato, ma le autorità greche avevano sempre negato di lasciare migranti a bordo. Tuttavia, il video pubblicato dal New York Times e le testimonianze dei migranti sembrano contraddire queste affermazioni.

L’organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere (Msf) ha commentato il video, sottolineando che 12 migranti sono rimasti dispersi dopo essere arrivati a Lesbo e aver bisogno di cure mediche urgenti. Msf ha lanciato l’allarme sulle gravi conseguenze della violenza subita dalle persone in movimento in Grecia e ha denunciato i respingimenti traumatici perpetrati dalle autorità di frontiera greche.

Il partito greco Mera25, fondato dall’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, ha condannato i respingimenti illegali descritti nel video del New York Times. Nel comunicato, Mera25 ha espresso il suo rifiuto di questa pratica illegale, definendola assassina e riprovevole, che danneggia l’immagine ospitale della Grecia e il suo popolo.

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