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Il Papa: “L’Europa ha paura degli immigrati”

Il Pontefice elogia il caso della Svezia, paese capace di accogliere senza problemi e squilibri 800mila migranti a fronte di una popolazione di 9 milioni e mezzo di abitanti.

Roma, 28 luglio 2014 – Il valore cristiano dell'accoglienza ma anche lo sforzo di integrare quanti arrivano da lontano offrendo loro il lavoro (indispensabile per la sopravvivenza delle societa' che invecchiano) sono esaltati da Papa Francesco che – in un'intervista al giornale argentino 'El Clarin' tradotta in italiano dal sito 'Vatican Insider' – elogia il caso della Svezia, paese capace di accogliere senza problemi e squilibri 800mila migranti a fronte di una popolazione di 9 milioni e mezzo di abitanti.

Paragonando l'atteggiamento della Svezia a quello dei paesi vicini Bergoglio afferma: "l'Europa ha paura". Lo scorso 15 giugno, all'Angelus, il Pontefice aveva parlato delle colf e delle badanti straniere, ricordando il loro servizio "prezioso" nelle famiglie e lamentando che "tante volte noi non valorizziamo con giustizia il grande e bel lavoro che fanno". E anche la colf della sua famiglia quando era bambino. "Provo molta simpatia – confida il Papa nell'intervista – per le donne di servizio, per le domestiche, che devono avere riconosciuti tutti i loro diritti sociali, tutti. E che non devono essere oggetto di sfruttamento o maltrattamenti. Quello che ho detto per loro, nell'Angelus di un mese fa, non c'era nel testo preparato, mi e' venuto dal cuore".

Nell'intervista Francesco spiega questo suo sentimento rivelando di portare sempre con se', in tasca, una medaglietta del Sacro Cuore donatagli in punto di morte dalla collaboratrice domestica che aveva aiutato sua madre quando lui era bambino: una vedova di origine siciliane, 'morta con il sorriso sulle labbra' e con 'la dignita'' di chi ha sempre lavorato. Quando il giornalista Pablo Calvo, ricevuto a Santa Marta lo scorso 7 luglio, dice a Francesco di essere rimasto colpito dal fatto che un Papa, abituato a ricevere capi di stato a regine, durante l'Angelus abbia ricordato il lavoro delle donne di servizio, Francesco slaccia due bottoni della tonaca e estrae la medaglietta dalla tasca vicina al cuore.

S.C.
 

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