Torino, 31 marzo 2017 – “Affinché l’Unione Europea sopravviva come area in cui vige la libera circolazione dei lavoratori occorre avere una politica dell’immigrazione comune e una gestione comune del problema dei rifugiati, con una profonda revisione della convenzione di Dublino”.
Lo ha detto il presidente dell’Inps Tito Boeri, aprendo la quinta edizione di Biennale Democrazia a Torino . “Bisognerebbe innanzitutto decidere sulle domande d’asilo prima che le persone in cerca d’asilo entrino sul territorio dell’Unione Europea” ha aggiunto Boeri. “Occorrerebbe, inoltre, ha proseguito il presidente dell’Inps, un accordo almeno sulla condivisione fra i singoli stati della prima accoglienza dei rifugiati, una volta che questi siano entrati nell’Unione.
Forme di compensazione fra Paesi o addirittura un sistema di quote che possano essere oggetto di negoziati bilaterali e di scambi fra i diversi Paesi, servirebbero a rendere questa condivisione dei costi iniziali dell’accoglienza sostenibile”, ha sottolineato il numero uno dell’Inps. Boeri ha pero’ osservato “che siamo molto lontani dal poter realizzare questo disegno, anche perché i partiti populisti, sono gia’ al potere in 5 Paesi dell’Unione (Finlandia, Grecia, Lituania, Repubblica Slovacca e Ungheria) oltre che in due Paesi membri dell’Area Economica Europea (EEA), la Norvegia e la Svizzera”