(ANSA) – SASSUOLO (MODENA), 19 GEN – "Il diritto alla vita é sacro ed inviolabile, prescinde dal colore della pelle, dalla razza, dagli orientamenti sessuali o politici, ma continuare ad allargare i buchi di un filtro che contiene già troppe falle rischia di creare un danno, anziché ribadire un diritto". Il sindaco di Sassuolo, Graziano Pattuzzi, commenta così la decisione della Cassazione resa nota ieri che, di fatto, permette al clandestino omosessuale di non ottemperare all’ordine di espulsione se in patria rischia di essere perseguito penalmente. Il caso preso in esame dalla I Sezione Penale riguardava un immigrato clandestino che aveva disatteso l’ordine di espulsione (compiendo così reato) dalla provincia di Modena, sostenendo di essere rimasto in Italia perché nel suo Paese di provenienza, il Marocco, la sua omosessualità lo avrebbe messo a rischio di persecuzione. "Nessuno vuole puntare il dito contro gli omosessuali – prosegue il sindaco di Sassuolo, dove forte è la presenza di immigrati – ma nessuno vuole che, per evitare di ottemperare all’ordine di espulsione, si possa superficialmente dichiarare di non avere soldi, non avere documenti o essere omosessuali". (ANSA).
IMMIGRATI GAY: SINDACO SASSUOLO,NO A RISCHIO ULTERIORI ALIBI
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