Roma, 25 apr. – (Adnkronos) – "Esattamente usciranno mille e 38 stranieri. E io denuncio quello che e’ un vero e proprio indulto. E’ giusto far sapere ai cittadini che io avevo proposto misure contro l’immigrazione clandestina e il Parlamento le ha bocciate con un emendamento firmato da Dario Franceschini, il capo del Partito Democratico. E’ stato un errore grave voluto dalla sinistra, la stessa che poi ci accusa di non fare abbastanza". Lo afferma in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il ministro dell’Interno Roberto Maroni che, alla vigilia del dibattito parlamentare, torna sulla bocciatura, da parte del Parlamento della norma, contenuta nel ddl sicurezza, che prorogava a sei mesi il periodo di trattenimento dei centri di identificazione ed espulsione per i clandestini.
"Sulla sicurezza non accettero’ altri errori gravi – avverte Maroni – La norma sui Cie (Centri di identificazione e espulsione per i clandestini) e quella sulle ronde vanno approvate in tempi stretti. Senza questi strumenti il problema non sara’ mio, ma dell’intero governo". Il ministro si dice pronto a rinunciare invece all’articolo sui ‘medici spia’: "Era uno strumento in piu’. Ma nella mia scala posso dire che questo vale uno, mentre il prolungamento dei tempi di permanenza nei Cie vale nove".
Sulla bocciatura della norma relativa al trattenimento dei clandestini nei Cie, Maroni sottolinea che "La sinistra ha goduto delle complicita’ di chi nella maggioranza sposa politiche buoniste che sono deleterie e masochiste. Sappiano tutti che non mi arrendo, la riproporro’ per la terza volta nel disegno di legge perche’ e’ fondamentale. Se non abbiamo la possibilita’ di trattenere gli stranieri almeno sei mesi nei Cie siamo a mani nude. E invece non possiamo permetterci di arrivare all’estate senza il potere di espellere chi non ha i requisiti per restare in Italia".
Sull’accordo con la Libia, il ministro aggiunge: "Mi aspetto una drastica riduzione e intanto mi occupo di quanto sta accadendo perche’ la maggior parte di chi arriva ha diritto all’asilo visto che proviene da Paesi in guerra. I trentamila giunti nel 2008 erano quasi tutti in questa condizione. Ecco il motivo che mi ha spinto ad appellarmi all’Europa". "Ho chiesto a Barrot una direttiva che distribuisca tra gli Stati membri chi ottiene l’asilo o il permesso per motivi umanitari – spiega – Per i clandestini devono essere creati centri di accoglienza europei gestiti da Frontex. Era nata come agenzia europea per il controllo delle frontiere e non ha funzionato: ora si occupi di chi e’ senza permesso e dei rimpatri".
Sulle tesi di chi sostiene che la Lega abbia barattato le norme sulla sicurezza per il federalismo fiscale e il referendum, Maroni commenta: "Non esiste, sul referendum abbiamo fatto una battaglia di principio per evitare l’abbinamento e l’abbiamo vinta. Ma quale baratto! Le ronde erano e restano una priorita’, perche’ si inseriscono nel progetto di presidio e controllo del territorio dove ci sono i sindaci con un ruolo piu’ forte, le forze dell’ordine e i cittadini volontari".
E se ci sara’ una nuova bocciatura? "Impossibile – sottolinea – E poi una cosa deve essere chiara: questa non e’ una concessione alla Lega. Del resto se il ministro dell’Interno non ha gli strumenti, il problema non e’ suo personale, ma di tutto il governo". Riguardo alla richiesta del sindaco di Milano Letizia Moratti di intervenire per risolvere la questione dei profughi a Milano, Maroni conclude che "E’ una questione di cui si sta occupando il prefetto d’intesa con il Comune. Al momento questo e’ quanto si puo’ fare".