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IMMIGRATI: MONS. SEMERARO, D’ACCORDO CON NAPOLITANO C’E’ DERIVA RAZZISTA

Citta’ del Vaticano, 3 feb. – (Adnkronos) – Pieno accordo con le parole del Presidente della Repubblica, l’episodio di Nettuno non e’ isolato. La parola razzismo fa paura ma e’ di questo tipo la deriva in atto in Italia. Sono queste le parole severe del vescovo di Abano rilascite alla Radio Vaticana a commento dell’ultima aggressione di Navtej Singh, l’indiano aggredito, picchiato e poi bruciato nella notte di sabato a Nettuno. ”Le parole del nostro presidente della Repubblica – ha spiegato mons. Semeraro – mi trovano consenziente. Credo che non si possa piu’ liquidare il tutto come se fossero singoli episodi di intolleranza, ma allargare lo sguardo all’insediarsi, nella mente, nel cuore dei nostri giovani e della nostra gente, di una non-cultura. Se le parole xenofobia e razzismo possono sembrare forti, tuttavia la discesa verso cui sembriamo avviarci, porta indubbiamente verso quella direzione. Da qui deriva il bisogno di una forte ripresa morale”. In merito al fatto che fra gli aggressori ci fosse un minorenne, mons. Semeraro ha osservato che ”la questione va inserita anche nell’ambito dell’attenzione delle famiglie: c’e’ bisogno di una riflessione piu’ ampia”. Quindi sulla noia come movente del gesto di dare fuoco a una persona, il vescovo ha detto che ”un oggetto di divertimento, che si accende e si spegne a piacimento, cosi’ come le connessioni su Internet si aprono e si chiudono. Questo e’, appunto, il sintomo della necessita’ urgente di ricostruire il senso delle relazioni, il senso del rispetto della persona e della vita. Il paradosso e’ che questo e’ accaduto in una domenica in cui noi, come Chiesa in Italia, lanciavamo segnali forti sul tema della vita”.

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