Budapest, 11 settembre 2015 – L’Ungheria ha rinunciato ad allestire delle “zone di transito” alla sua frontiera, una delle principali misure che dovevano entrare in vigore il 15 settembre nell’ambito di una nuova legislazione anti-migranti.
Lo ha annunciato il portavoce del governo, Janos Lazar. Lazar ha detto che “la razionalita’ ha imposto” l’abbandono della misura, senza fornire maggiori spiegazioni. Destinate ad essere costruite nella no man’s land fra la Serbia e l’Ungheria, le zone di transito dovevano accogliere i migranti diretti in Ungheria per un esame accelerato del loro dossier. In caso di un risultato negativo, avrebbero dovuto direttamente essere rimandati indietro senza penetrare formalmente in territorio ungherese. La misura era stata criticata all’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu.