(ANSA) – BRESCIA, 8 APR – Il padre di Hina Saleem "era in procinto di acquisire la cittadinanza italiana" solo in seguito a "richieste quantitative": grazie a queste si sarebbe concessa la cittadinanza "a qualcuno che è convinto che è suo diritto sgozzare la figlia perché ha violato un codice di tipo tribale". Così, ad un incontro sull’immigrazione, il giornalista Magdi Allam è tornato sulla vicenda della ragazza pachistana uccisa perché aveva abitudini troppo occidentali. Parlando di integrazione, ha osservato, "mi viene in mente – Hina Saleem la giovane pachistana residente in provincia di Brescia barbaramente sgozzata dal padre due anni fa, perché lei si era integrata, vestiva come le coetanee italiane e voleva vivere da italiana". "Questo padre – ha aggiunto – era in procinto di acquisire la cittadinanza italiana perché su un piano prettamente formale aveva adempiuto a ciò che è richiesto: si tratta di richieste quantitative". Poco prima Allam, di recente convertito al Cristianesimo, aveva parlato dell’importanza di prevedere per l’immigrato un "percorso vincolante che comprenda la conoscenza della lingua e della cultura italiana. In caso contrario – ha concluso – ci ritroveremo nell’arco di 10 anni nella posizione della Gran Bretagna, dove non vi sono solo ghetti fisici, ma anche tribunali islamici che emettono sentenze su donne e famiglie". (ANSA).
in Attualità
IMMIGRAZIONE: ALLAM, PADRE HINA STAVA PER AVERE CITTADINANZA
Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]