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IMMIGRAZIONE: BARCONI SENZA SOSTA VERSO COSTE SICILIA

(ANSA) – LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 11 SET – A ciclo continuo ormai da diversi gironi dalle sponde libiche partono gommoni e barconi carichi di migranti che giungono sulle coste siciliane o vengono fermati in alto mare dalle motovedette della capitaneria di porto e della guardia di finanza. Oggi ne sono arrivati 213, dopo gli oltre 500 di ieri, e tra loro anche donne incinta e bimbi. Non sembrano aver subito flessioni gli sbarchi dopo gli accordi presi dal Governo con le autorità libiche. Che il porto di partenza dei migranti continui ad essere la Libia lo sostiene il colonnello Carmel Vassallo, comandante delle Forze armate di Malta, isola-Stato coinvolta come l’Italia nei viaggi della speranza, che chiede "aiuti all’ Europa per affrontare l’emergenza clandestini" e anche il comando del gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Messina che monitora "le direttrici di arrivo dei natanti provenienti dalla Libia". Un immigrato congolese, residente a Palermo, intervistato dai microfoni della Rai siciliana ha affermato che "sono militari in divisa e con tanto di galloni a gestire le partenze dalla Libia". E dopo 5 persone fermate a largo di Tapani su un gommone, altre 76 giunte direttamente a terra a cala Madonna, a Lampedusa, e 73 fermate a 20 miglia a Sud dell’isola, sono stati i 59 extracomunitari ghanesi, nigeriani, sudanesi, della Sierra Leone fermati dalle motovedette del gruppo aeronavale della Gdf messinese nel mare siracusano, a confermare di essere partite dieci giorni fa dal Paese di Gheddafi. Le forze dell’ordine dubitano sulla data di partenza ma non sul luogo dell’imbarco. Sul gommone fermato a 12 miglia a Sud di Porto Palo di Capo Passero c’erano anche 14 donne, tra cui tre incinta, e due bambine di 4 e 5 anni. Le tre donne in stato di gravidanza sono state accompagnate all’ospedale di Noto. Con loro anche una delle due bambine che le forze dell’ordine hanno preferito non separare dalla madre. E la polizia agrigentina ha arrestato quattro presunti scafisti che avrebbero capitanato l’imbarcazione che il 3 settembre scorso trasportò 75 clandestini a Lampedusa. Scafisti che come i loro compagni avevano il sogno di una vita migliore. (ANSA).

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