Roma, 5 febbraio 2016 – L’Ue “non puo’ andare avanti cosi'”, se non verra’ rilanciata l’utopia che ha caratterizzato l’azione, le iniziative avviate gia’ nel 1941 da Spinelli, Colorni, Rossi per realizzare l’Europa unita, “il sogno si dissolvera’”.
Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in un colloquio con Repubblica. «No, non si puo’ andare avanti cosi’ – ha sottolineato Boldrini – tanto piu’ in una fase di crisi economica che dura ormai da un decennio e di un terrorismo atroce che si diffonde di giorno in giorno”.
Le masse di emigranti, la disoccupazione e la poverta’, le diseguaglianze crescenti, per la presidente della Camera “rendono sempre piu’ necessaria la nascita della Federazione europea, ma pochi passi sono stati compiuti in quella direzione. Uno di essi, tra i piu’ appropriati, fu l’accordo di Schengen” ma ora, a causa dell’immigrazione di massa degli ultimi mesi, “quei confini sono stati quasi ovunque ripristinati; in alcuni Paesi addirittura con la costruzione di muraglie e di reticolati non violabili». Boldrini ha spiegato che “l’emigrazione continuera’ e anziché accoglierla i Paesi europei cercano di arginarla; nel frattempo cresce il peso politico dei movimenti populisti e xenofobi, nazionalisti e contrari all’Europa e alla moneta comune».
E “prevedo anche che se questo futuro non sara’ sostituito da un’opinione pubblica di tutt’altra intonazione, il sogno europeo si dissolvera’”. Boldrini ha ricordato la sue iniziative, i suoi colloqui con i presidenti di altre assemblee parlamentari dell’Unione per arrivare agli Stati uniti d’Europa. Una azione, sottolineasto, che “io ha battezzata col nome di Eutopia, cioe’ utopia dell’Unione europea. Mi riferisco al primo gruppo di persone che la penso’ e poi lotto’ per realizzarla in una data molto lontana: 1941”. L’utopia d’una “Europa unita, federata, pacifica – ha sostenuto Boldrini – fu lanciata da un gruppo di antifascisti confinato nell’isola di Ventotene: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann. Il loro motto era ‘La via da percorrere non e’ facile né sicura, ma deve esser percorsa e lo sara””.