Studio: la Germania resta il paese di immigrazione europeo più grande ma l’Italia "é destinata" a diventarlo fra venti anni ROMA, 18 aprile 2008 – Quattro milioni di italiani sono emigrati in Germania dagli anni ’60; tre milioni e mezzo sono poi rientrati. Gli italiani lì presenti sono ancora circa 550 mila; 140 mila hanno acquisito la cittadinanza tedesca.
Lo sottolinea uno studio condotto dalla Caritas-Migrantes, realizzato insieme all’Ambasciata tedesca e alla Fondazione Friedrich Ebert, che confronta le esperienze migratorie fra Italia e Germania. Fra i due paesi c’é un’ "ideale staffetta": l’Italia come la Germania è un grande paese di immigrazione, 3.690.000 di regolari all’inizio del 2007.
La Germania resta il paese di immigrazione europeo più grande ma l’Italia "é destinata" a diventarlo fra venti anni. Infatti, mentre in Germania il saldo tra ingressi e uscite è sceso al di sotto delle 50 mila unità, in Italia nel 2006 ha superato le 600 mila e mentre le uscite sono poche decine di migliaia. Anche nel 2007, il ritmo di crescita di immigrati dovrebbe essere quanto meno di 300 mila unità, più o meno come la Germania negli anni ’60. Il caso migratorio tedesco si compone, dal 1952, di 36,3 milioni di ingressi e 26,5 milioni di rimpatri. E’ un record in Europa. Si calcola che su una popolazione di 82,5 milioni di persone abbiano un passato migratorio 1 ogni 5 residenti.
La popolazione straniera in Germania è ora scesa a 6.751.000 unità. Il flusso annuale continua a essere imponente, coinvolge più di un milione di immigrati. Alcuni elementi fanno prevalere l’Italia rispetto alla Germania: i ricongiungimenti familiari, 87.000 rispetto a 76.000; l’incidenza totale delle nascite, 10% contro 5%. In altri casi invece prevale la Germania: il peso delle seconde generazioni (750.000-398.000) e il flusso delle naturalizzazioni (125.000 l’anno-19.000).
Per lo studio, l’esperienza tedesca aiuta a prendere atto di aspetti positivi connessi con l’esperienza migratoria. Ad esempio, in Germania le 300.000 aziende promosse dagli immigrati danno lavoro a 1 milione di immigrati. Anche in Italia, alcune previsioni sono promettenti: dalle attuali 141.000 aziende con titolare straniero si potrà passare a 336.000 aziende, con 20 miliardi di euro aggiuntivi e benefici occupazionali molto concreti.