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IMMIGRAZIONE: CARITAS, ITALIANI OSTILI VERSO ROMENI

(ANSA) – ROMA, 12 GIU – Italiani poco accoglienti, addirittura ostili e sprezzanti, verso i romeni. La prima comunità straniera in Italia – ha superato all’inizio del 2008 il milione di presenze – non gode delle pari opportunità, subisce intimidazioni e discriminazioni. Eppure,i romeni contribuiscono all’1,2% del Pil nazionale. E’ il quadro che emerge da un rapporto della Caritas Italiana sull’immigrazione romena nel nostro paese, presentato oggi. Il 65% degli italiani non vorrebbe mai un romeno in famiglia. Il 60% dei romeni riferisce di essere stato trattato male in occasione dell’omicidio di Giovanna Reggiani lo scorso ottobre. Nonostante questo, la maggior parte di loro (52%) ha una buona opinione degli italiani, e qui vuole restare e lavorare. L’apporto dei romeni al sistema-Italia – sottolinea il rapporto – non è irrilevante, "i vantaggi vanno riconosciuti", non si deve "continuare ad avere paura e a parlare di un’invasione", che poi "é legge del mercato". Alcuni delinquono, è vero ma nella stessa misura degli italiani. Ecco alcuni dati del rapporto. – OLTRE UN MILIONE I ROMENI IN ITALIA. Sono raddoppiati in un anno; cento volte di più in 17 anni. Il numero più consistente vive nel Lazio (200 mila), in Lombardia (160 mila), in Piemonte (120 mila). – L’APPORTO DEI ROMENI ALL’ECONOMIA ITALIANA. Ogni sei assunti stranieri uno è romeno. Essi garantiscono l’1,2% del Pil. Sottoscrivono in media 1,5 contratti l’anno. Ma guadagnano meno degli italiani; le donne addirittura meno del 40%. Una romena su quattro lavora nell’assistenza alle famiglie. – ROMENI SONO VITTIME NON ‘UNTORI’. Lo denuncia l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali che segnala le "ricorrenti" discriminazioni, come lo sfruttamento sui luoghi di lavoro e l’intimidazione da parte delle forze di pubblica sicurezza. – LE FRANGE DEVIANTI. Il 71% degli immigrati, fra questi anche i romeni, che commettono reati sono irregolari. Fra quelli regolari la percentuale è del 6%, uguale a quella degli italiani. Un terzo dei minori denunciati sono romeni (4 mila nel 2004), per lo più femmine che commettono furti e scippi. I romeni sono anche i primi tra i minori non accompagnati (2 mila), venduti o abbandonati. – LA MAGGIOR PARTE VUOLE RESTARE IN ITALIA. A dimostrazione di ciò, nel 2007 solo a Roma hanno acquistato 10 mila case. Leggono giornali italiani e in famiglia, se si parla una sola lingua, si parla italiano. – ROMANIA, PAESE DI IMMIGRAZIONE. Sono 130 mila le persone nate all’estero che vivono in Romania, altre 300 mila sono previste entro il 2013. La penuria di manodopera sta portando a reclutare non solo lavoratori di paesi vicini (ucraini, moldavi, serbi) ma anche quelli di paesi asiatici (bengalesi, pakistani, indiani) come anche immigrati della Cina. Anche gli italiani, 130 mila, nella prima metà del ‘900 immigrarono in Romania.
Agnese Malatesta

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