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IMMIGRAZIONE: CONSIGLIO D’EUROPA, NO CARCERE PER CLANDESTINI

(ANSA) – BRUXELLES, 22 MAG – Abolire progressivamente la detenzione amministrativa per gli immigrati irregolari e i richiedenti asilo, distinguendo con chiarezza i due gruppi: questa una delle raccomandazioni contenute in un rapporto sui "Boat peaple" in Europa che verrà presentato all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa nella sessione di ottobre, ma che sarà pubblicato tra una decina di giorni. Secondo il rapporto, inoltre, gli Stati dovrebbero assicurare che la detenzione sia "sempre autorizzata dall’autorità giudiziaria e che venga utilizzata solo se non vi è altra alternativa praticabile". Inoltre il periodo di detenzione dovrebbe essere il più breve possibile. Malta, ad esempio, viene invitata a rivedere le sue politiche: attualmente la detenzione può andare da un massimo di 12 mesi per i richiedenti asilo a un massimo di 18 per gli immigrati irregolari. In ogni caso gli immigrati irregolari, i rifugiati e i richiedenti asilo "non devono mai essere detenuti con i carcerati ordinari e gli Stati dovrebbero assicurare che la detenzione non sia in un ambiente carcerario". L’anno scorso sono arrivati sulle coste italiane, spagnole, greche e maltesi 51 mila "boat people", una flessione rispetto al 2006 quando erano stati 72 mila. Ma gli sbarchi, sottolinea il rapporto, non possono più essere considerati un fenomeno "imprevedibile" che gli Stati possono affrontare con "misure d’urgenza". (ANSA).

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