(ANSA) – ROMA, 30 SET – Altro che accoglienza verso gli immigrati, in Italia ormai – rimarca Famiglia cristiana – siamo all’"espulsione". E gli appelli di mons. Marchetto a non giocare al ribasso sui diritti umani vengono "rispediti al mittente per insufficienza di argomenti, addirittura da un ministro ‘cattolico’ che, senza pudore, – scrive il settimanale alludendo a un intervento di Gianfranco Rotondi sulla Stampa – ha accusato il cattolicesimo italiano di non avere ‘mai avuto storicamente una proposta per combattere la poverta’ e la fame nel mondò". La rivista dei paolini lo scrive nell’editoriale del prossimo numero, intitolato "Calpestare i diritti umani è un pericoloso boomerang". "Nei confronti degli extracomunitari – si legge nell’editoriale – più che a una politica d’accoglienza e integrazione, assistiamo oggi a un programma di indesiderabilità che mira all’espulsione. Lo si vede dalla mano pesante nell’impedire i ricongiungimenti familiari o nell’ostacolare le richieste di asilo". "La politica, – ricorda Famiglia cristiana – come ha scritto don Nozza, direttore della Caritas, sull’Osservatore Romano, deve operare ‘affinche’ si determinino cambiamenti nell’opinione pubblica imperanté. Invece, è accaduto che la politica intercetti e manipoli gli umori della gente, finendo per amplificare paure e insicurezze. Oggi la gente applaude alle sanzioni, vuole i clandestini in galera o respinti alle frontiere. Per convenienza, però, è disposta a chiudere un occhio sulle badanti. Come dire, gli immigrati che ci servono li teniamo, purché si rassegnino alla condizione di "servi"… L’immigrazione romena da sola produce 2,2 miliardi di euro della nostra ricchezza nazionale". Insomma: "Più che demonizzarla, l’immigrazione va governata e gestita senza aggressività, trasformando ‘lo choc in una chance’, come dice lo storico Andrea Riccardi. Non servono a nulla le misure di frontiera, anche le più dure. Calpestare i diritti umani è anche un crudele boomerang".(ANSA).
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IMMIGRAZIONE: F.CRISTIANA, CALPESTARE DIRITTI E’ UN BOOMERANG
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