(ANSA-REUTERS) – TRIPOLI, 16 MAG – Il leader libico Muammar Gheddafi ha accusato gli stati europei di aver ucciso centinaia di immigrati africani affondando deliberatamente le imbarcazioni nel Mediterraneo per impedire loro di raggiungere l’Europa. "Questa tragedia sta continuando. Nel Mediterraneo è stata dichiarata una guerra contro gli africani", ha detto Gheddafi, in un incontro ieri a Tripoli con i leader dei sindacati africani. E’ la prima volta che il ledaer libico fa una simile dichiarazione, senza tuttavia nominare nessun Paese in particolare. L’accusa del colonnello è stata riportata oggi dall’agenzia ufficiale libica Jana. "L’Europa cerca di difendere se stessa e fa qualsiasi cosa per evitare l’arrivo di immigrati. Così colpiscono le barche e poi dichiarano che tutte le persone a bordo sono morte", ha detto. "Certe volte fingono di soccorrere un’imbarcazione, ma la fanno ribaltare così che tutte i lavoratori migranti che sono a bordo muoiono". La Libia è il principale punto di partenza per gli immigrati africani che tentano di arrivare in Italia (principale rotta marittima per i clandestini diretti in tutta Europa). Secondo le associazioni in difesa dei migranti, sono circa 100.000 gli immigrati che compiono la traversata verso l’Italia ogni anno, mentre molti altri muoiono di fame o annegano nel naufragio di imbarcazioni sovraffollate. (ANSA-REUTERS)
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IMMIGRAZIONE: GHEDDAFI, PAESI UE AFFONDANO BARCONI IN MARE
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