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Immigrazione in Europa. Lamorgese: “Rendere operativo il nuovo strumento di vicinato dell’Ue”

Roma, 11 ottobre 2021 – Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha partecipato al Consiglio Affari Interni convocato in Lussemburgo dalla Presidenza di turno slovena con un ordine del giorno incentrato sull’andamento dei flussi migratori irregolari lungo le diverse rotte che interessano l’Europa.

Sulla base dei dati forniti in apertura di riunione dalle agenzie Frontex, Easo ed Europol, è emerso l’aumento generalizzato della pressione migratoria su tutte le rotte terrestri e marittime, con incrementi percentuali più consistenti su quella che attraversa il Mediterraneo centrale come era stato evidenziato anche nella lettera inviata alla Commissione dai Paesi Med-5 (Cipro, Grecia, Italia, Malta e Spagna) dopo il recente vertice di Malaga.

«In questo contesto – ha detto il ministro Lamorgese – l’Unione europea deve colmare il ritardo fin qui accumulato, sviluppando, in tempi rapidi e con azioni concrete, gli impegni assunti sul fronte dei partenariati strategici con i principali Paesi del Nord Africa, a partire da Libia e Tunisia».

«Con questa prospettiva – ha aggiunto la responsabile del Viminale – è fondamentale rendere rapidamente operativo il nuovo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale dell’Unione europea che costituisce un modello fondamentale di collaborazione con i Paesi terzi per allentare la pressione migratoria verso gli Stati membri più esposti».

Prima dell’avvio dei lavori il ministro ha avuto un colloquio informale con il commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson.

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