(ANSA) – FERRARA, 27 FEB- Dal matrimonio al carcere, ovvero dal Palazzo comunale di Ferrara, dove stava per dire sì ad una ferrarese di 38 anni, alle manette perché clandestino. Ispettori della Digos sono intervenuti per bloccare la celebrazione di uno dei tanti matrimoni di comodo che si registrano negli ultimi tempi tra extracomunitari e italiane. Il promesso sposo, è un pakistano di 22 anni ed era accompagnato dai testimoni Da un controllo era emerso che il giovane non è in regola con le norme di soggiorno e che aveva a suo carico un decreto di espulsione del prefetto di Bologna nel 2007 e l’ordine del questore di Bologna di lasciare il territorio nazionale. Dopo gli accertamenti è stato arrestato per violazione alla Bossi Fini e accompagnato in carcere mentre la promessa sposa e testimoni sono stati rilasciati. Non si tratta di un caso isolato: la Digos di Ferrara sta seguendo diverse indagini su questo nuovo fenomeno di cittadini stranieri irregolari che a pagamento utilizzano l’escamotage del matrimonio di comodo per uscire dalla clandestinità. (ANSA).
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IMMIGRAZIONE: IN MANETTE POCO PRIMA DI SPOSARSI IN COMUNE
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