in

IMMIGRAZIONE: MAROCCO; GUERRA PER ACCAPARRARSI RIMESSE

(ANSAmed) – CASABLANCA, 1 AGO – Se in alcuni Stati europei l’emigrazione viene spesso percepita come un problema sociale e di ordine pubblico, in un Paese come il Marocco i circa tre milioni di emigrati rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia dello Stato. Una incontestabile forza economica, come emerge dai dati elaborati dall’Ufficio dei cambi, secondo cui nel 2007 le rimesse dei cittadini residenti all’estero sono cresciute del 15,2 per cento in più rispetto all’anno precedente, raggiungendo così quota 5 miliardi di euro. Di questi, due miliardi (42 per cento del totale dei trasferimenti dall’estero) provengono dalla più consistente comunità marocchina all’estero, quella residente in Francia. Seguono Spagna e Italia da cui giungono rispettivamente trasferimenti del 15,3 per cento e del 12,2 per cento. La propensione al risparmio cresce, così come cresce la concorrenza – sempre più agguerrita – tra istituti di credito che puntano ad attrarre la clientela emigrata. Tra questi, leader incontrastato è il gruppo marocchino Banques Populaires, che, con un portafoglio di 700 mila clienti intercetta un terzo del flusso monetario proveniente dall’estero, inseguito da banche europee, francesi e spagnole in testa. Come ricorda il quotidiano marocchino ‘L’Economisté, questi trasferimenti – insieme alle entrate derivanti dal comparto turistico – costituiscono la prima fonte di divise straniere nel Paese nordafricano. Se per il settimo anno consecutivo, scrive il giornale, la bilancia dei pagamenti del Marocco segna ancora un’eccedenza, lo si deve anche grazie agli emigrati. Questi risparmi vanno innanzitutto alle famiglie rimaste in patria: il 75 per cento di queste risorse infatti viene spedito a casa. Dalle statistiche ufficiali risulta che l’invio di questi fondi verso il Marocco rappresenta il 25 per cento dei depositi bancari (circa 7,890 miliardi di euro). Ai fondi provenienti dall’estero che vengono invece investiti nel Paese, verrà dedicata la prima edizione del Salone "Jalia 2008", che si terrà a Nador – da cui transitano molti emigrati di ritorno dall’Europa situata nella regione di L’Oriental – dal 9 al 14 agosto prossimi. Previsti oltre 100 espositori tra banche, amministrazioni, trasporti, turismo immobiliare investimenti internazionali e nazionali e una partecipazione di circa 100 mila visitatori. Un’occasione per "intercettare" il fiume di denaro, quindi ricchezza, che ogni anno dai Paesi dove risiedono gli emigrati riversano verso il Marocco. Infine, anche nel settore turistico, gli immigrati rappresentano un serbatoio economico non indifferente: dei 7,4 milioni di turisti che nel 2007 hanno visitato il Marocco, 45 per cento era rappresentato dagli emigrati tornati a casa per rivedere i propri cari e la terra di origine. Quest’anno, fanno sapere gli operatori, se ne vedono molti meno, soprattutto a Marrakech. Per questo, dicono, siamo costretti a ripensare alle offerte per attirare nuova clientela. E molti tour operator sperano nel mese di settembre, quando, per il mese sacro del Ramadan, molti emigrati torneranno a casa. (ANSAmed).

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Sbarchi a Lampedusa, è emergenza

IMMIGRAZIONE: OSS.ROMANO, DALLA CHIESA IMPEGNO QUOTIDIANO