in

IMMIGRAZIONE: O. ROMANO A GOVERNO,SI FOMENTA INTOLLERANZA

(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 26 SET – Un nuovo grido d’allarme e’ giunto oggi dal Vaticano sul ”giro di vite” operato dal governo italiano nei confronti degli immigrati e sui provvedimenti allo studio della Ue verso gli extracomunitari e i clandestini. Gli ”indesiderati” non possono essere ”criminalizzati”, ha ammonito sulla prima pagina dell’Osservatore Romano don Vittorio Nozza, responsabile della Caritas in Italia, il quale ha osservato, con ”tristezza”, come la politica appaia sempre piu’ al ”guinzaglio” dell’opinione pubblica e stia alimentando, con segnali contradditori, ”un clima di paura e intolleranza”. Solo due giorni fa, ai microfoni della Radio Vaticana, mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio dei Migranti, aveva accusato Palazzo Chigi di giocare al ”ribasso” sui diritti umani degli immigrati. E come il tema stia a cuore alla Chiesa Cattolica e sia una materia ”sensibile” su cui non si possa transigere lo dimostra il grande risalto con cui e’ stato pubblicato oggi l’articolo di don Nozza dal giornale del Papa. Il nuovo affondo da Oltretevere non poteva lasciare indifferente il mondo politico italiano e infatti le reazioni non sono mancate, con il Pd che e’ tornato a chiedere con forza al governo di ascoltare la voce della Chiesa. Nel suo articolo – intitolato significativamente ”Poca memoria, pochissima speranza” – Don Nozza denuncia le ”restrizioni, gli ostacoli e le barriere” verso gli immigrati allo studio del prossimo Vertice europeo; cosi’ come il ”giro di vite” varato in Italia sui ricongiungimenti familiari e su coloro che chiedono asilo. ”Tendenze che – rileva il sacerdote – non meravigliano in questo primo segmento del terzo millennio in cui c’e’ sempre meno memoria e scarsa speranza, in cui la vita e’ sempre piu’ usa e getta, piu’ che curata e vissuta. Con i deboli e i poveri costretti a pagare due volte”. ”Intristisce – aggiunge ancora il responsabile della Caritas – quando, dal mondo politico, arrivano segnali contrari che, per mitigare le frustrazioni di chi vede nell’altro, nel diverso, le proprie insicurezze, alimentano un clima di paura e di intolleranza”. ”Le solidarieta’ si accorciano sempre piu’, mentre si moltiplicano – spiega don Nozza – affermazioni, intenzioni e decisioni che incrementano l’orientamento ad attuare una sorta di principio di indesiderabilita’ per chi bussa alla porta e di riconduzione generalizzata dell’immigrazione alla questione sicurezza”. Nelle parole e nell’analisi di Nozza, uomo in prima linea nell’emergenza sociale, l’opposizione italiana afferma di identificarsi completamente: in questo senso vanno le dichiarazioni di molti esponenti del Pd, dal ministro-ombra dell’Interno, Marco Minniti, alla vicepresidente della Camera Rosi Bindi, ma anche di personalita’ come Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, o di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista. Dalla maggioranza, Jole Santelli, responsabile Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia, ricorda che ”la Chiesa svolge la propria missione pastorale ed universale mentre i governi hanno invece il compito primario di difendere i diritti dei propri cittadini e la salvaguardia dello Stato”. Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e deputato del Pdl, esorta ad evitare le polemiche e, tuttavia, ammette: ”Ci colpiscono particolarmente le parole con cui don Vittorio Nozza della Caritas italiana attacca dalle pagine dell’Osservatore Romano la politica del governo su sicurezza e immigrazione”.(ANSA).

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE: O’SCIA’; DA LAMPEDUSA MOLTI SI’ AL VATICANO

IMMIGRAZIONE: CARD.TETTAMANZI, LEGALITA’ APRA AD ACCOGLIENZA