IMMIGRAZIONE: PORDENONE; NO GHETTI, SOLO 20% NEI CONDOMINI

(ANSA) – PORDENONE, 5 FEB – Evitare ghetti di immigrati, autolimitando l’affitto a non più del 20% degli appartamenti disponibili in ogni stabile: lo suggerisce il Comune di Pordenone ai proprietari, amministratori e gestori di immobili. A questi ultimi – riferisce oggi il Messaggero Veneto – l’ amministrazione comunale ha spedito una lettera nella quale spiega i motivi di questa iniziativa. "Vogliamo dire loro – ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche sociali, Gianni Zanolin – che hanno comunque delle responsabilità rispetto alla conduzione degli appartamenti. Il nostro intervento mira a evitare casi di sovraffollamento delle abitazioni, a un miglioramento delle condizioni di vita, di igiene e di convivenza all’interno dei condomini. Secondo noi – ha aggiunto – è importante che non si creino dei ghetti, abitati quasi unicamente da cittadini extracomunitari, perché tale situazione non favorisce l’integrazione, ma la contrasta". L’iniziativa punta a distribuire equamente le presenze di stranieri sull’intero territorio urbano, ma senza richiamare alcuna legge, appellandosi al buon senso dei proprietari e a una sorta di autoregolamentazione all’interno dei condomini. Zanolin ha spiegato che la decisione di arrivare a spedire questa missiva è dettata dalla forza dei numeri. "Pordenone – ha proseguito – con il 14% di extracomunitari regolarmente residenti e iscritti all’anagrafe, è il capoluogo italiano dove incide maggiormente la presenza di stranieri: abbiamo il dovere di intervenire per favorire l’integrazione ed evitare – ha puntualizzato – problemi di qualsiasi natura". Tra i consigli contenuti nella lettera vi sono l’inserimento nei contratti di locazione del numero massimo delle persone che possono risiedere nell’appartamento, il divieto di subaffitto se non concordato ed espressamente autorizzato dal proprietario e la traduzione del testo nella lingua del locatario, così da evitare qualsiasi tipo di fraintendimento sull’utilizzo dell’immobile. (ANSA).