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IMMIGRAZIONE: SFRUTTATI PER RIMBORSARE COSTO LORO VIAGGIO

(ANSA) – GENOVA, 1 FEB – Clandestini sfruttati con orari e carichi di lavoro disumani, in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza, in assenza di tutela previdenziale ed assistenziale, e sottoposti a trattamenti umilianti, brutali e degradanti quali la privazione del cibo e delle pause, accompagnate da intimidazioni e percosse. E’ quanto emerso dalle indagini che hanno portato all’esecuzione della prima parte dell’operazione "Anatolia" condotta dai carabinieri della compagnia di Imperia. Secondo quanto ricostruito, gli extracomunitari venivano imbarcati ad Istanbul a bordo di navi mercantili con le quali raggiungevano il porto di Ravenna. Non potendosi pagare il costo del viaggio, in molti si affidavano all’organizzazione per ottenere i cinquemila euro necessari. Una volta in Italia i clandestini venivano condotti a Imperia, alloggiati, dotati di documenti falsi e sfruttati nei cantieri edili per estinguere il debito contratto con gli indagati. Ogni clandestino doveva, poi, lavorare gratis per 4-5 anni, per ripagare il debito, anche se per ciascun anno di lavoro potevano far guadagnare all’impresa anche 35 mila euro. (ANSA).

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