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IMMIGRAZIONE: STAMPA SPAGNOLA SPACCATA, RAZZISMO? NO GAFFE

(ANSA) – MADRID, 17 MAG – La stampa spagnola oggi si divide sulla lettura dell’incidente provocato ieri dalle dichiarazioni della vicepremier Maria Teresa de la Vega sull’immigrazione in Italia, cui dedica largo spazio. I due principali quotidiani madrileni, il moderato El Mundo e il pro-socialista El Pais danno una analisi divergente. Sotto il titolo ”Populista e xenofoba” El Pais in un editoriale afferma che ”alcune delle prime iniziative del governo Berlusconi in materia di sicurezza sono molto inquietanti per il razzismo che nascondono”. ”Per meno – ritiene il quotidiano di area socialista che ieri aveva titolato ”In Italia aperta la caccia ai ‘sin papeles’ – i paesi Ue sanzionarono l’Austria nel 2000 dopo l’ingresso del partito xenoffobo di Haider” al governo. El Mundo invece ritiene che de la Vega abbia commesso ”una grave goffaggine politica” che ”ha scatenato all’istante una crisi diplomatica con l’Italia”. Secondo il quotidiano moderato questo ”di sicuro intorbidera’ le relazioni del nostro paese con un socio dell’Ue e tradizionale alleato con cui dividiamo molti interessi inclusa la lotta contro l’immigrazione illegale”. ”E’ indubbio che de la Vega abbia fatto una gaffe”, conclude El Mundo. Il conservatore Abc ironizza sulle dichiarazioni di De la Vega ricordando che poche ore prima dell’intervento della vicepremier il capo del governo Jose’ Luis Zapatero, a proposito dello scomodo presidente venezuelano Hugo Chavez aveva detto che ”il rispetto” doveva ispirare le relazioni fra stati. Abc scrive che De la Vega ”sbaglia quando cerca di dare lezioni di politica di immigrazione al governo di un paese amico, innanzitutto per il rispetto dovuto alla legittimita’ democratica di Berlusconi”. ”Un governo che ha commesso errori tanto gravi come quello spagnolo non e’ in posizione per dare molte lezioni” aggiunge Abc. In un pezzo di analisi sotto il titolo ‘L’Italia non va verso il fascismo’, La Vanguardia scrive: ”Son tornati i fascisti a Roma? No. Esiste -rileva il quotidiano di Barcellona – una tendenza nel progressismo europeo, sbagliata, di leggere l’evoluzione in Italia in chiave apocalittica. No, Mussolini non si prepara a marciare di nuovo su Roma. Non c’e’ ritorno al passato, anzi il laboratorio italiano continua a parlarci del futuro”. Secondo la Vanguardia ”anche il governo socialista spagnolo dovra’ indurire il suo discorso sull’immigrazione: e’ uno dei compiti assegnati al (nuovo) ministro (del lavoro e dell’immigrazione) Celestino Corbacho” anche se ”il ritmo e’ un altro. All’inizio piu’ lento. All’inizio, perche’ l’orizzonte economico -conclude La Vanguardia – si sta complicando piu’ del previsto. L’Italia, sempre futurista, e’ gia’ in piena tormenta. E non e’ gradevole”.

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