(ANSA) – ROMA, 25 LUG – ”Un gravissimo provvedimento”: si infittisce la protesta delle associazioni che si occupano di diritti dei migranti nei confronti dello stato di emergenza deciso oggi dal governo in materia di immigrazione. ”La gravita’ di questo provvedimento ci lascia sconcertati – afferma ”Nessun luogo e’ lontanto” – in quanto da tempo non si procedeva all’adozione di una disposizione del genere, che si estendesse a tutto il territorio nazionale. Ci sembra purtroppo di assistere alla sospensione di alcune fondamentali garanzie di democrazia e legalita”’. Il Naga (Associazione di assistenza socio-sanitaria e per i diritti di stranieri e nomadi) esprime stupore per la decisione del Consiglio dei Ministri. Nell’ultimo quindicennio, dicono, sono entrati in Italia, in media, almeno 150.000 cittadini stranieri all’anno, persone ”che a causa dell’insensato meccanismo di criminalizzazione dovuto all’attuale legge sull’immigrazione sono divenute inevitabilmente irregolari. Non si registra alcun incremento negli arrivi che giustifichi un provvedimento di tal genere” afferma Pietro Massarotto, presidente del Naga, ”l’unica emergenza che si registra e’ quella, odiosa, della discriminazione”. (ANSA).
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IMMIGRAZIONE: STATO EMERGENZA, ASSOCIAZIONI INSORGONO
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