(ANSA) – TUBINGA (GERMANIA), 9 FEB – Giorgio Napolitano spiega agli studenti dell’università di Tubinga che nei confronti degli sbarchi di immigrati sulle coste italiane e di altri paesi occorre adottare dei criteri unici e europei sia per quanto riguarda gli ingressi sia per quanto riguarda il trattamento riservato ai nuovi arrivati. Bisogna rendersi conto, ha spiegato il presidente della Repubblica, che ci sono clandestini che arrivano perché perseguitati, perché fuggono la guerra e chiedono asilo, mentre altri vengono per cercare lavoro. Rispetto ai primi, "ci sono obblighi internazionali che impongono di accogliere chi chiede asilo motivatamente, ma le regole sono ancora molto diverse da paese a paese". Bisogno evitare, ha aggiunto "l’asilum shopping" cioé il fatto che si sceglie di sbarcare in un paese per andare in un altro. E’ importante, ha detto, che le domande siano esaminate dal paese in cui si è sbarcati. Per quanto riguarda chi arriva in cerca di lavoro, Napolitano dice che "le nostre porte devono essere aperte, ma non possono essere spalancate. Non può entrare chiunque, occorre rispettare delle quote, altrimenti una parte di quelli che arrivano sarà costretta a vivere in clandestinità, sarà arruolata dalla criminalità, a vivere come bestie: questa è una falsa solidarietà". L’Europa si è già posta il problema delle regole comuni, ha concluso Napolitano, ricordando che furono fissate dal consiglio europeo di Tampere, "purtroppo quegli obiettivi sono rimasti inattuati perché i governi nazionali oppongo molte resistenze".(ANSA). 2007-02-09 13:24
(9 febbraio 2007)