Roma, 18 maggio 2023 – Il commissario per l’emergenza migranti, Valerio Valenti, ha confermato che sono attualmente in corso valutazioni per la realizzazione di un hotspot in Friuli Venezia Giulia al fine di gestire l’arrivo dei migranti provenienti dalla rotta balcanica. Questa decisione è stata presa dopo un incontro tenutosi ieri a Trieste con i prefetti della regione.
Valenti ha sottolineato che spetta ai colleghi del territorio valutare i luoghi e i tempi per la realizzazione dell’hotspot, ma si è mostrato fiducioso che verrà individuata una struttura idonea a questo scopo. Il commissario e il ministero metteranno a disposizione le risorse necessarie per garantire la sua realizzazione. Questo segna un’importante evoluzione per il Friuli Venezia Giulia, che si assimila ad altre regioni italiane che affrontano l’impatto del flusso migratorio, in particolare la Sicilia e la Calabria.
Allo stesso tempo, l’impegno delle autorità è anche quello di ridurre la presenza di migranti sul territorio del Friuli Venezia Giulia, allineandola a quella delle altre regioni. Attualmente, la regione è sopra la quota spettante, ma Valenti confida che questa situazione sarà gradualmente risolta, sperabilmente in tempi abbastanza brevi.
È importante sottolineare che gli hotspot previsti per il Friuli Venezia Giulia non saranno di grandi dimensioni come il controverso centro di accoglienza di Mineo, che ospitava migliaia di persone. La dimensione degli hotspot sarà di medio-piccole dimensioni, con una capacità massima di 300 posti, al fine di garantire una gestione più efficace ed efficiente delle persone ospitate.
I prefetti del Friuli Venezia Giulia stanno attualmente effettuando una ricognizione su tutto il territorio regionale per individuare la location più idonea per l’hotspot. Il prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, ha sottolineato che, sebbene Trieste sia il principale punto di ingresso, l’analisi si estenderà a tutta la regione. Ci sono ipotesi concrete e scelte in campo per individuare un hotspot, e si confida che l’individuazione avverrà in tempi rapidi.
Al momento, l’utilizzo di tensostrutture per la gestione dei migranti è escluso. Signoriello ha dichiarato che sarebbe necessaria una situazione veramente straordinaria per considerare questa soluzione, e al momento non è contemplata nell’agenda delle autorità.
Le valutazioni in corso e l’impegno delle autorità mostrano una volontà concreta di affrontare la questione migratoria nel Friuli Venezia Giulia, garantendo una gestione adeguata dell’arrivo dei migranti e cercando di ridurre la pressione sul territorio regionale. Si spera che l’individuazione dell’hotspot avvenga nel più breve tempo possibile, al fine di poter fornire un supporto adeguato alle persone in arrivo e garantire la sicurezza e la dignità di tutti coloro che necessitano di assistenza.