Roma, 6 luglio 2016 – “Il rapporto Caritas-Migrantes ci dice che in Sardegna ci sono 45 mila migranti, piu’ della meta’ dei quali concentrati nelle provincie di Cagliari e Olbia-Tempio. Non e’ un numero importante, rispetto ad altre regioni, e spesso si tratta di soggetti che hanno uno stretto rapporto col territorio, ma i Comuni non sempre hanno gli strumenti per garantire una piena integrazione”.
Lo afferma Antonio Satta, segretario dell’Unione Popolare Cristiana (Upc). “Circa il 70% degli immigrati – aggiunge Satta – nell’isola e’ di nazionalita’ romena, e piu’ della meta’ lavora nel settore dei servizi. Tanti di loro sono fondamentali per la nostra economia, e atti di intolleranza nei loro confronti non sono ammissibili – continua Satta -. Servono pero’ piu’ fondi per mediatori culturali, corsi di lingua e per tutto quanto puo’ favorire l’integrazione”.