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Inail: “Immigrati a rischio infortuni, +15% in tre anni”

In Friuli un infortunio su quattro riguarda un lavoratore straniero ROMA, 5 marzo 2010 – I lavoratori stranieri che vivono in Italia sono sempre più ad alto rischio infortuni: il numero di incidenti sul lavoro sono aumentati in tre anni del 15%, arrivando a 143 mila nel 2008. E’ quanto emerge dagli ultimi dati dell’Inail.

Secondo l’istituto, il 16,4% degli infortuni registrati a livello nazionale ha interessato un immigrato, con un’incidenza media che oscilla tra il 12,3% delle donne e il 18,1% degli uomini. Oltre il 57% delle denunce degli stranieri si concentra in 3 regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Queste regioni hanno anche il primato dei decessi di stranieri, con il 49,2% contro il 36% di tutti i casi mortali. La distanza tra Nord e Sud è molto evidente considerando la percentuale di infortuni denunciati di immigrati rispetto al totale. L’incidenza oscilla infatti tra il 5% del Sud e il 30% del Nord. In particolare, al primo posto c’è il Friuli Venezia Giulia, dove un infortunio su quattro riguarda un lavoratore straniero. La punta massima riguarda la provincia di Pordenone, dove uno ogni tre infortuni coinvolge un immigrato.

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