in

Interrogazione dei Radicali contro disparità salariale degli stranieri

"La retribuzione in Italia è di un terzo inferiore a quella dei cittadini Ue" ROMA, 27 aprile 2009 – Un’interrogazione parlamentare al ministro del Welfare Maurizio Sacconi, per chiedere quali iniziative si intende adottare per fronteggiare la discriminazione di tipo salariale ai danni dei lavoratori stranieri, emersa nel terzo rapporto Inps, "I lavoratori immigrati negli archivi previdenziali: diversita’ culturale, identità e tutela".

E’ l’iniziativa dei senatori radicali eletti nel Pd, Donatella Poretti e Marco Perduca e di Alessandro Frezzato, membro del Comitato nazionale dei Radicali Italiani, che in una nota congiunta dichiarano di aver appreso dal rapporto Inps, "che la retribuzione dei lavoratori extracomunitari è di un terzo inferiore a quella dei colleghi italiani e comunitari".

"Per i lavoratori extra-Ue che lavorano nel nostro Paese – continuano i tre esponenti radicali – in buona sostanza, la situazione e’ quella di uno spiccato sottoinquadramento lavorativo, accompagnato nella quasi totalità dei casi da un differenziale retributivo, che puà arrivare anche al 40% in meno l’anno, e per le donne al 41,2% circa".

Per Poretti, Perduca e Frezzato, "Tale disparità retributiva tra lavoratori extracomunitari e italiani o comunitari è profondamente ingiusta e discriminatoria, per un Paese come il nostro, che si considera civile e democratico a sproposito. Per queste ragioni – concludono – abbiamo deciso di chiedere subito al governo, attraverso un’interrogazione rivolta al ministro Sacconi, quali iniziative intende adottare per fronteggiare questa grave discriminazione di tipo salariale ai danni dei lavoratori stranieri".

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Funzionari di Polizia: “Sì a prolungamento permanenza nei Cie”

Viaggio in Serbia, culla di storia e modernità