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ISLAM: PAROLE RAZZISTE,CORO DI NO A PROSINDACO TREVISO

(ANSA) – ROMA, 23 DIC – Non solo gli islamici, ma anche gli ebrei si sono ribellati oggi alle dichiarazioni del prosindaco leghista di Treviso, Giancarlo Gentilini, che ha definito la concessione di un luogo per pregare ai musulmani un ”tumore che poteva diventare metastasi”. E infatti il Comune ha vietato l’uso di un centro sportivo messo a disposizione da un imprenditore come luogo di preghiera. Parla subito di ”sdegno” il portavoce della Comunit… ebraica romana, Riccardo Pacifici, che pur sottolineando di essere ben consapevole ”di come purtroppo e spesso i luoghi di preghiera islamici vengono utilizzati per fomentare l’odio contro di noi e contro i cosiddetti ‘crociati”’, aggiunge che non si può permettere che ”tale rischio si trasformi in una campagna di odio xenofoba tesa a indicare i cittadini islamici, tutti, quali fomentatori del terrorismo internazionale”. Contro Gentilini si sono ovviamente scagliate le organizzazioni islamiche in Italia, prima fra tutte l’Ucoii, il cui portavoce, Issedin Elzir, chiede l’intervento dello Stato, che ”dovr… dare una risposta a questa aggressivit… nei nostri confronti, visto che ci sono leggi contro le esternazioni razziste”. Khalid Chaouki, membro della Consulta per l’Islam italiano, parla di ”allarmante il silenzio delle istituzioni e dei vertici dei maggiori partiti italiani nei confronti di questa escalation di violenza, iniziata dalla Lega Nord con il ‘maiale day’. Un processo che preoccupa la comunit… musulmana”. E per l’ex ambasciatore Mario Scialoja, esponente della Lega Musulmana Mondiale e consigliere di amministrazione della Grande Moschea di Roma, in Italia c’‚ libert… di culto e dunque deve esserci anche per l’apertura di luoghi di culto. Ma le reazioni non giungono solo dalle comunita’ religiose. Il vice sindaco di Treviso ”‚ uno che ha capito come funziona l’informazione: ha deciso di far parlare di s‚ utilizzando situazioni che sono deleterie per l’immagine di Treviso” commenta il segretario della Cgil trevigiana Paolino Barbiero, che promuove Gentilini come comunicatore, ma boccia senza appello la sua ennesima esternazione sugli immigrati. ”Gentilini parla perch‚ molta parte dei trevigiani – osserva – ama sentir dire ci• che dice e pensa come lui. Quindi non bisogna fare di Gentilini un martire, ma indagare sul consenso di cui gode perch‚ questo Š il vero punto”. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario della Cisl trevigiana, Maurizio Cecchetto, che invita i media a ”stare attenti a non ridursi a fare da sponda a Gentilini”. Per Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), messaggi come quello della Lega ”non solo fomentano la tensione sociale, generando odio, ma sono tanto pi— deprecabili in un momento in cui ci sia accinge a celebrare il Natale cristiano”. Insorge anche l’eurodeputato del Prc Giusto Catania: ”non ci possiamo abituare alle dichiarazioni vergognose di Gentilini” dice e chiede ”un intervento forte del Presidente della Repubblica, perch‚ rappresentanti di istituzioni democratiche non possono agitare istinti barbari nei confronti dei cittadini stranieri”. Interviene, difendendosi, la Lega: ”Tutto quello che noi facciamo viene puntualmente enfatizzato e strumentalizzato” si lamenta Luca Zaia, vice presidente leghista della Regione Veneto, che si scaglia contro il quotidiano ‘La Repubblica’ che ha pubblicato le esternazioni di Gentilini. (ANSA).

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