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Ismu: sbarchi in calo, nel 2018 sono diminuiti dell’80%

Milano, 15 gennaio 2019 – Il drastico rallentamento degli sbarchi, che prosegue dall’estate del 2017, ha determinato il più basso numero di migranti giunti in modo non autorizzato sulle coste italiane: nel 2018 appena concluso infatti sono stati poco più di 23mila i migranti sbarcati in Italia, l’80% in meno rispetto all’anno 2017. Il dato, inferiore anche a quello registrato nel 2013, modifica lo scenario dopo quattro anni di arrivi a sei cifre – tra i 120 e i 180mila dal 2014 al 2017. Tra i cambiamenti anche le nazionalità degli sbarcati: per un terzo i migranti provengono da Tunisia (oltre 5mila persone) e da Eritrea (3.300), al terzo posto gli iracheni con 1.744 sbarcati. Sebbene la Libia sia ancora il principale paese di partenza dal continente africano, è diminuito sensibilmente il suo peso percentuale in favore di altre zone tra cui in particolare la Tunisia: nel 2018 è partito dalla Libia il 54% dei migranti giunti in Italia via mare, mentre l’anno precedente la percentuale era del 90%. Tra gli sbarcati è record di minori non accompagnati. Ad aumentare in termini relativi, nonostante il calo in numeri assoluti, è la quota di minori non accompagnati che nel 2018 sono stati 3.536 e hanno costituito il 15% di tutti gli sbarcati, l’incidenza più alta del quinquennio considerato. Tale componente infatti è andata crescendo negli anni: i giovani giunti soli sulle nostre coste costituivano l’8% nel 2014 e 2015, per poi diventare il 13-14% nei due anni successivi.

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