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ITALIA-LIBIA: L’ACCORDO DI DICEMBRE SU IMMIGRAZIONE

(ANSA) – ROMA, 9 MAG – I pattugliamenti misti italo-libici davanti alle coste del Paese nordafricano erano tra le novita’ piu’ rilevanti dell’accordo in tema di contrasto all’immigrazione clandestina siglato il 29 dicembre scorso a Tripoli dall’allora ministro dell’Interno, Giuliano Amato e dal ministro degli Esteri libico, Abdurraham Mohamed Shalgam. Il piano – messo a punto dopo un lungo e riservato negoziato – non e’ comunque diventato pienamente operativo. L’accordo prevedeva la cessione temporanea alla Libia di sei unita’ navali della Guardia di finanza (tre guardacoste e tre motovedette) per operazioni di controllo, ricerca e salvataggio nei luoghi di partenza delle ‘carrette del mare’, sia in acque territoriali libiche che internazionali. A bordo equipaggi misti con personale libico e personale di polizia italiano, con il compito di occuparsi anche di addestramento, formazione, assistenza e manutenzione dei mezzi. Previsto anche l’impegno dell’Italia a cooperare con l’Unione Europea per la fornitura (con finanziamento a carico del bilancio comunitario) di un sistema di controllo per le frontiere terrestri e marittime libiche, al fine di fronteggiare l’immigrazione clandestina. La direzione e il coordinamento delle attivita’ addestrative ed operative di pattugliamento sono affidati ad un Comando operativo interforze che sara’ istituito presso una struttura individuata dalla Libia. A guidarlo, un qualificato rappresentante designato dalle autorita’ libiche, mentre il vice comandante (con un suo staff) doveva essere nominato dal Governo italiano. (ANSA).

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