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Juncker: “Serve ripartizione dei profughi, ammiro l’Italia”

Il presidente della Commissione Europea: “Inaccettabile che alcuni Paesi non accettino i ricollocamenti. Se non investiamo in Africa, l’Africa viene in Europa”

 

 

Bruxelles – 22 settembre 2016 – “La crisi dei rifugiati è importante perché è il motivo per cui la Ue si divide” e la Ue “non deve lasciare sole l’Italia, la Grecia o Malta”ovvero “i Paesi in prima linea che la Ue deve assistere”.

Così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, intevenuto stamattina a Bruxelles alla plenaria del Comitato economico e sociale europeo. “Ammiro l’Italia – ha aggunto – fa meglio della Grecia perché ogni giorno salva migliaia di vite” e “le navi di tutta Europa portano tutti in Sicilia e lasciano all’Italia il compito di nutrirli e ospitarli”.

La ripartizione dei rifugiati tra i diversi Paesi Ue ci “deve essere”. “Alcuni paesi lo fanno, altri dicono di no perché sono cattolici e non vogliono musulmani. Questo è inaccettabile» perché non si tratta di musulmani ma di esseri umani. Se quei paesi “non possono fare la ripartizione, allora devono partecipare di più al rafforzamento della protezione delle frontiere esterne che va fatta entro fine ottobre”.

“Abbiamo lanciato un piano di investimenti per l’Africa” aggiunge il presidente della Commissione Ue,  perché “se non investiamo in Africa, l’Africa viene in Europa”. 

 

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