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Kyenge: “Basta insulti, sottovalutato l’aspetto culturale dell’immigrazione”

"Adesso sono in pensiero per la sicurezza delle mie figlie"

Roma, 29 luglio 2013 – "Mio marito e' un po' preoccupato per me, io pero' non perdo la serenita', anche se adesso sono in pensiero per la sicurezza delle mie figlie". Lo confessa il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge in un'intervista a "La Repubblica".

"Non posso nascondere – aggiunge – che a volte mi sento stanca del ripetersi di insulti tanto pesanti. Non me li aspettavo cosi' forti, ma non mi fermo o concentro sugli attacchi in se', provo a guardare avanti, a riflettere sul disagio che dobbiamo cogliere dietro a questi avvenimenti e a quali siano le risposte migliori che la politica e la societa' intera possano dare".

Kyenge si dice sorpresa per gli insulti e le minacce ricevuri sin dall'inizio del suo mandato: "Non potevo immaginare reazioni tanto violente", dice. Convinta che l'Italia abbia "tanta strada da fare; per troppo tempo si e' sottovalutato l'aspetto culturale dell'immigrazione e l'apporto che questa da' al Paese". Il ministro ricorda inoltre che il 30 luglio sara' presentato con l'Unar un piano contro il razzismo: ''che coinvolgera' lavoro, sport e scuola per cercare di sensibilizzare a tutte le diversita'. Si trattera' di rinforzare gli strumenti gia' in nostro possesso e di avviare un serio lavoro culturale''.

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