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La Francia: “Abbiamo rispettato le leggi per le espulsioni dei rom”

"Hanno accettato di rientrare nel loro paese volontariamente" Parigi, 28 agosto 2010 – A poche ore dal monito del Cerd, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle discriminazioni razziali che ha esortato la Francia a evitare espulsioni di massa dei Rom, il portavoce del ministero degli Esteri francese, Bernard Valero, ha assicurato che tali rimpatri rispettano "scrupolosamente" la legislazione europea.

Dopo l’adesione di un nuovo stato membro, ha sottolineato Valero, il diritto comunitario prevede "due limiti" alla permanenza prolungata in un altro paese Ue. Un limite e’ il "rispetto dell’ordine pubblico", ha proseguito, e l’altro e’ poter contare su "risorse sufficienti per non pesare eccessivamente sul sistema socio-assistenziale dello Stato membro ospitante".

Nel caso dei Rom rimpatriati, ha ricordato Valero, erano residenti illegalmente sul territorio francese e, nella maggioranza dei casi, hanno accettato di rientrare nel loro paese volontariamente con un "aiuto specifico" di 300 euro per gli adulti e 100 euro per i minori. Il portavoce del ministero ha inoltre ricordato la cooperazione bilaterale avviata dalle autorita’ di Parigi e Bucarest per il "reinserimento sociale dei rimpatriati nel loro paese di origine" e per "la lotta contro la criminalita’ e la tratta di esseri umani".

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