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La Germania ripristina i controlli alle frontiere con i paesi vicini per sei mesi

Roma, 10 settembre 2024 – Il Ministero federale dell’Interno e della Comunità tedesco ha informato la Commissione europea della decisione di ripristinare temporaneamente i controlli alle frontiere terrestri della Germania con Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca. Il provvedimento sarà in vigore per sei mesi, a partire dal 16 settembre 2024. Questa misura si aggiunge a quella già in atto ai confini con Austria, Svizzera, Polonia e Repubblica Ceca.

A partire da quella data, i controlli di frontiera potranno essere attuati su tutte le frontiere terrestri della Germania. Le autorità di polizia tedesche applicheranno un pacchetto di misure che includerà controlli fissi e mobili, con la possibilità di rifiutare l’ingresso al confine, in conformità con le normative nazionali e dell’Unione Europea.

Il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne di Schengen è giustificato dall’articolo 25 del Codice frontiere Schengen, che consente questa misura in caso di una grave minaccia all’ordine pubblico o alla sicurezza interna. Tale decisione può essere adottata solo come ultima risorsa e per un periodo limitato.

Motivi della decisione

Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Interno tedesco, il ripristino dei controlli è motivato principalmente dalla necessità di gestire l’immigrazione irregolare e proteggere la sicurezza interna del Paese. La Germania sta affrontando una significativa pressione migratoria, soprattutto a seguito dell’accoglienza di 1,2 milioni di rifugiati provenienti dall’Ucraina e di un consistente numero di richiedenti asilo negli ultimi anni.

Le capacità dei comuni tedeschi di fornire alloggio, istruzione e servizi di integrazione sono attualmente al limite, e il governo ritiene necessario rafforzare le misure di controllo per contenere l’afflusso irregolare di migranti.

Inoltre, la sicurezza interna è una preoccupazione prioritaria. Le autorità tedesche sottolineano la necessità di difendersi da potenziali minacce legate al terrorismo estremista islamico e a reati gravi che coinvolgono reti criminali transfrontaliere.

Un provvedimento in conformità con il codice Schengen

Il Codice frontiere Schengen prevede che il controllo temporaneo delle frontiere interne possa essere reintrodotto in caso di circostanze eccezionali. Questi controlli sono limitati nel tempo e possono essere prolungati solo in casi estremi, previa consultazione con le istituzioni dell’UE.

Il governo tedesco ha dichiarato che il ripristino dei controlli rappresenta una misura necessaria e temporanea, volta a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza nazionale. La Germania continuerà a collaborare con i suoi vicini europei per affrontare le sfide connesse alla migrazione e alla sicurezza, pur mantenendo il rispetto delle normative UE.

Il provvedimento, sebbene temporaneo, rappresenta un segnale significativo dell’attuale clima politico e delle crescenti preoccupazioni di molti Paesi membri dell’UE riguardo alla gestione della migrazione e alla sicurezza interna.

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