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La mediazione culturale integra le civiltà ed avvicina le istituzioni

Il mediatore culturale è una figura che opera per favorire l’inserimento sociale degli immigrati: da un lato fornisce consulenza e sostegno agli immigrati per facilitarne una completa integrazione nel Paese in cui si sono trasferiti, dall’altro interloquisce con gli enti territoriali (Regioni, Province, Comuni), con i servizi sociali e con le diverse istituzioni che si occupano degli immigrati.

Di solito il mediatore culturale possiede un’adeguata conoscenza della realtà e delle caratteristiche delle strutture nelle quali svolge i suoi compiti. Il suo lavoro non si limita all’espletamento della semplice intermediazione linguistica, ma è ben più esteso: egli istituisce delle relazioni, attraverso iniziative territoriali mirate, che fanno leva sulla provenienza, sull’età e sulle caratteristiche degli utenti e del territorio nel quale opera.

L’obiettivo principale del mediatore è quindi la rimozione degli ostacoli culturali e l’agevolazione dello scambio e della comunicazione tra culture diverse. Lavora in diversi settori della società, dalle strutture sanitarie alle carceri, dove molti immigrati soggiornano nell’impossibilità di regolarizzare la propria posizione.

La neutralità di questo profilo, non rappresentando nessuna delle parti interlocutrici, garantisce l’instaurarsi di un dialogo su base paritaria, nel rispetto delle differenze reciproche.

Il mediatore culturale può operare nella Pubblica amministrazione come nelle organizzazioni non profit (prevalentemente nelle cooperative), spesso assolvendo incarichi pubblici.

 

Per chi desidera conciliare studio e lavoro e acquisire allo stesso tempo competenze tecnico-settoriali specialistiche e apprendere le principali metodologie di intervento, ICOTEA, E-Learning Institute accreditato al MIUR ai sensi della Direttiva 170/16, offre una valida alternativa ai corsi tradizionali, creando un percorso formativo specifico: un corso di Alta Formazione Mediatore Culturale/Interculturale – monte ore 1500 (http://bit.ly/2rFqSIb), capace di rendere il processo di apprendimento più efficace e innovativo, attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti e materiali didattici.

Il Corso ICOTEA forma il mediatore culturale, istruendolo ad offrire consulenza al singolo utente, alle famiglie ed alle associazioni di immigrati, per aiutarli a muoversi autonomamente nella nuova realtà di vita e di lavoro.

L’obiettivo formativo è quello di rendere il mediatore culturale idoneo ad operare su due piani di intervento: quello della mediazione linguistica (come interprete e traduttore) e quello della mediazione culturale (come esperto della cultura degli immigrati e di quella del paese ospitante).

 

In particolare il mediatore culturale può:

  • affiancare l’équipe sociosanitaria nella presentazione degli indirizzi, terapie e procedure sociali e sanitarie compatibili con la cultura di provenienza dell’utente;

  • supportare l’attività di assistenza ad avvocati, difensori d’ufficio, magistrati;

  • valorizzare nelle scuole le culture differenti, di cui i bambini di minoranze etniche sono portatori;

  • svolgere funzioni di interpretariato nel caso di citazioni in giudizio per accusa di reati civili e penali, di supporto informativo e linguistico con la scuola, la famiglia e con la comunità di provenienza.

 

Il mediatore culturale modello ICOTEA deve possedere un’ottima capacità di relazionarsi con gli altri, buone doti comunicative, capacità di gestione e risoluzione dei conflitti, capacità di lavorare in equipe, conoscenza delle tecniche del colloquio individuale e di gruppo, dell’accoglienza, dell’ascolto attivo, della comunicazione e dell’interpretariato.

Dopo un excursus sul ruolo del Mediatore Culturale e una disamina approfondita degli strumenti di tutela messi a disposizione dal diritto internazionale, le lezioni del Corso Icotea affrontano il tema dello straniero in Italia, del sistema di accoglienza e dei diversi settori in cui questa figura professionale è richiesta. Alcuni capitoli sono invece destinati ad ampliare e consolidare la lingua inglese e francese.

 

I corsisti potranno accedere a un portale formativo E-LEARNING, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e seguire le lezioni interamente online, comodamente da casa. Il percorso didattico verrà attivato entro 24 ore successive alla data di iscrizione.

Il corso di Alta Formazione per Mediatori Culturali ha valore legale in Italia e all’estero e garantisce 20 Crediti Formativi Professionali (CFP) ai Liberi Professionisti, in qualità di dipendenti pubblici e non, iscritti presso Ordini/Albi/Collegi.

Inoltre, usufruendo entro il 31 dicembre del Voucher Formativo Finanziato, finanziamento dell’Unione Europea, che ICOTEA ha ottenuto a copertura parziale dell’importo totale del percorso formativo, si può contare su una sostanziale riduzione della spesa. Il Voucher Formativo, dedicato a tutti i corsisti, è compatibile anche con la Carta del Docente. Inoltre è sempre possibile suddividere il pagamento in comode rate, senza costi aggiuntivi.

 

La mediazione culturale è l’attività del futuro. Integra le civiltà e avvicina le istituzioni.

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