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La Polizia: “Inefficace il reato di clandestinità”

Il sindacato Silp-Cgil: "Renderebbe ingestibili i circuiti giudiziari e di polizia, con uno scarsissimo effetto deterrente verso l’immigrato clandestino" ROMA, 23 maggio 2008 – Il reato di immigrazione clandestina contenuto nel disegno di legge approvato dal governo nell’ambito del pacchetto sicurezza, è uno "strumento inefficace e controproducente".

Lo sostiene il segretario del sindacato di polizia Silp-Cgil Claudio Giardullo sottolineando che l’introduzione del reato "renderebbe ingestibili, per sovraccarico, i circuiti giudiziari e di polizia, con uno scarsissimo effetto deterrente verso l’immigrato clandestino".

E questo perché "la spinta ad uscire dai paesi d’origine e l’esistenza di opportunità di lavoro nei paesi di destinazione continuerebbero ad essere più forti della paura di finire nel nostro circuito carcerario". "Senza contare – aggiunge Giardullo – che dopo i costi e le lungaggini del processo resterebbe sempre il problema dell’espulsione".

Perplessità dunque, conclude il segretario del Silp, che "aumentano con il fatto che il Governo non ha annunciato risorse aggiuntive da destinare alla sicurezza".

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