Roma, 31 marzo 2022 – Si è svolta ieri 30 marzo, alle ore 8.30, l’audizione del ministro Luciana Lamorgese presso il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, presso l’Aula del II piano di Palazzo San Macuto.
La titolare del Viminale ha riferito nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio nell’area Schengen, con particolare riferimento all’attualità dell’accordo di Schengen, nonché al controllo e alla prevenzione delle attività transnazionali legate al traffico di migranti e alla tratta di persone.
“La crisi ucraina – ha spiegato il ministro – avrà un impatto positivo sul Patto asilo e migrazione da tanto tempo fermo in Europa perché non si riescono a sbloccare le trattative tra i vari Stati.
Speriamo che il nuovo approccio che ha visto tutti i Paesi europei decidere per l’accoglienza e la redistribuzione dei profughi ucraini possa essere applicato anche negli altri casi di instabilità. C’è la necessità – ha proseguito Lamorgese – di disporre di strumenti di governo dei flussi che provengono dal Mediterraneo imperniati sulla solidarietà e la responsabilità dei singoli Stati.
Sarebbe poco lungimirante pensare che questi scenari di mobilità possano essere gestiti secondo le attuali regole di Dublino e il sistema Schengen”.