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Lamorgese risponde agli attacchi di Salvini: “I decreti sicurezza hanno creato insicurezza”

Roma, 2 novembre 2020 – Continua il botta e risposta tra Matteo Salvini e la ministra Luciana Lamorgese rispetto agli sbarchi di Lampedusa. Dal momento in cui è arrivata la conferma che il killer di Nizza è giunto in Italia con un barcone, e poi dal nostro territorio si è spostato in Francia, si è riaperto il dibattito sull’immigrazione. “La ministra Lamorgese risponda”, ha attaccato il leader della Lega, convinto di dover trovare nello Stato un colpevole per quanto accaduto nella cattedrale Notre Dame.

“L’8 ottobre scorso la nave quarantena Rhapsody ha portato a Bari 805 immigrati clandestini. Quanti ne sono sbarcati oltre al killer islamico di Nizza, il tunisino Brahim Aoussaoui? Quanti di questi sono ancora in Italia, e dove? E quanti sono scomparsi? Lamorgese rispondi!”. Come ha ribadito la Ministra, però, su Brahim non pendeva alcuna segnalazione, né dalla Tunisia né dall’intelligence, quindi era impossibile prevedere l’attentato. Di fatto, tuttavia, Lamorgese non ha commentato il perchè e il come si siano perse le tracce del tunisino sul suolo italiano, nonostante il documento di respingimento firmato dal Prefetto.

Gli attacchi di Matteo Salvini alla ministra Lamorgese

“L’Italia va al contrario. A maggior ragione in un momento così difficile per il Paese, un governo serio dovrebbe sigillare i confini!!! Anche su questo Giuseppe Conte e compagnia stanno mostrando tutta la loro vergognosa inadeguatezza”, aveva pubblicato poi nei giorni scorsi il leader della Lega. Quella di Salvini, però, continua a essere solamente una mera guerra politica, un tentativo di spostare lo sguardo dei cittadini e riacquisire quel consenso perso durante i mesi dell’emergenza sanitaria.

Dall’altra parte, Lamorgese ha risposto: “Questo è un attacco all’Europa, non c’è nessuna responsabilità da parte nostra. Io ho sentito che si parla dei decreti sicurezza che noi avremmo modificato. Voglio dire che i decreti sicurezza hanno creato insicurezza: 20mila persone sono dovute uscire dall’accoglienza da un giorno all’altro. Noi come governo abbiamo fatto un progetto proprio tenendo presente quella che era l’esigenza di sicurezza del nostro paese e non disperdendo tutti sul territorio nazionale. Perché potessero rimanere nei Cas per un periodo limitato ma comunque perché rimanessero sotto i radar della forze di polizia. Anche l’anno prima che io diventassi ministro dell’Interno di sbarchi autonomi noi ne abbiamo avuti circa 9mila.

Certamente il numero di questi mesi è più elevato ma non dimentichiamo che siamo di fronte a una grande crisi economica della Tunisia che ha reso tutto più complicato, anche in relazione al Covid-19 che ha fatto cadere tutte le possibilità di mantenimento sociale di quel territorio”.

Lamorgese Salvini

Lamorgese: “E’ il momento di fermare le polemiche”

E poi ancora Lamorgese in risposta a Salvini ha aggiunto: “È il momento di fermare le polemiche. Il tunisino che ha assassinato tre persone a Nizza non era stato segnalato né dalle autorità tunisine né risultava segnalato dall’intelligence. In passato devo dire che casi analoghi purtroppo si sono verificati e allora mi chiedo come mai le forze di opposizione, che oggi si sono scusate con la Francia, a cui io manifesto tutta la mia solidarietà, come mai non hanno ritenuto di scusarsi in altri casi gravi che si sono verificati. E parlo degli attentati alla metropolitana di Londra, London Bridge nel 2017 e l’attentato alla Rambla del 17 agosto 2017″.

A questo, a sua volta, il leader della Lega ha risposto a Lamorgese con un contrattacco: “Senza parole! Con i porti aperti sbarca a lampedusa un terrorista islamico, identificato a bari ma lasciato libero di fuggire a nizza a sgozzare e decapitare e secondo il ministro dell’interno è colpa mia! siete senza vergogna. #Colpadisalvini ?! #lamorgesedimettiti”. A dargli manforte si è presentata anche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Il ministro Lamorgese ha detto che il terrorista di Nizza è entrato da Lampedusa perchè è la porta d’Europa. Il problema è che quella porta andrebbe chiusa e sorvegliata, non spalancata come fa la sinistra al governo”.

Al contrario, invece, la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini ha dichiarato: “Quando tutta Europa si stringe alla Francia colpita dal terrorismo islamista, lui coglie l’occasione per avviare una campagna di sciallaccaggio politico interno. Il fondo si può sempre toccare. Lo insegna Salvini”. Pure in questa occasione, infatti, è riuscito a rigirare un fatto di cronaca, e a utilizzarlo per aumentare il suo consenso. Anche al costo di dover sfruttare una tragedia.

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