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Il cardinale Parolin: “Ue più attenta a frontiere che accoglienza migranti”

Italian Cardinal Pietro Parolin arrives to be awarded the Grand Cross of the Order of the Lithuanian Grand Duke Vytautas at the Presidential Palace in Vilnius, May 9, 2016. (Photo by Petras Malukas / AFP)

Roma, 2 novembre 2020 – “Rappresentano una vera e propria tragedia del nostro tempo le persone e le famiglie costrette a lasciare il loro Paese di origine per cercare un futuro migliore o per fuggire da guerre e persecuzioni: migranti, rifugiati e richiedenti di asilo che bussano alle porte di Europa e chiedono accoglienza, comprensione e solidarietà”.

Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nel messaggio all’Assemblea Plenaria della Comece (Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea) che si è svolta in videoconferenza a Bruxelles.

Papa Francesco, ha spiegato Parolin nel discorso del 28 ottobre, “è intervenuto molte volte e con molta chiarezza su questa situazione che tocca da vicino l’Europa e in particolare l’Unione Europea, chiedendo di accogliere, proteggere, promuovere e integrare queste persone. Certo, siamo ben coscienti dei problemi e delle distinzioni da fare e che a volte il peso sulle popolazioni di arrivo o di passaggio può essere quasi insostenibile. In questo senso, crediamo che il Regolamento di Dublino debba essere rivisto”.

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