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Lega Nord: “Calderoli resta, guerra ai clandestini e allo ius soli”

La segreteria federale assolve il vicepresidente del Senato (“Si è scusato”) e rilancia chiamando in piazza il suo popolo. Maroni: “Ha sbagliato, basta strumentalizzazioni”

Roma – 15 luglio 2013 – Altro che dimissioni. La Lega Nord fa quadrato intorno a Roberto Calderoli, sostenendo che le scuse per l’insulto razzista a Cècile Kyenge salvano la sua poltrona da vicepresidente del Senato. E cavalca l’onda chiamando il suo popolo in piazza contro l’immigrazione.
È la linea uscita oggi pomeriggio dalla segreteria Politica Federale del movimento guidato d Roberto Maroni.

"Si e' riunita questo pomeriggio nella sede di via Bellerio – recita una nota di fine seduta – la segreteria Politica Federale che, dopo aver preso atto delle scuse pronunciate pubblicamente da Roberto Calderoli sul caso Kyenge, ha rilanciato la battaglia politica della Lega Nord sul tema del contrasto all'immigrazione clandestina e della difesa della legalita', confermando la netta contrarietà del Movimento alle proposte finora avanzate dal Governo sul tema, in particolare sulle proposte di cittadinanza facile e concessione dello ius soli", si legge in una nota.

"Per questa ragione – annuncia la Lega Nord-  per dare ancora più forza alla sua iniziativa politica, la Lega Nord ha deciso di organizzare una grande manifestazione di popolo sulla legalita' e sul contrasto all'immigrazione clandestina che si terra' sabato 7 settembre a Torino".

Poco fa, sulla sua pagina Facebook, il segretario della Lega Nord Roberto Maroni è tornato sul ‘caso Calderoli’.

“Ribadisco ciò che ho giá dichiarato ieri: Calderoli ha sbagliato, la Lega contrasta le proposte che non condivide, ma non si devono mai insultare le persone. Calderoli stesso – scrive Maroni – ha riconosciuto l'errore e si è scusato, sia pubblicamente che personalmente con la ministra Kyenge. Ora però basta alimentare polemiche e strumentalizzazioni, utili forse a coprire il rumore di altre questioni che vedono il Governo direttamente coinvolto. Vorrei invece che il Governo dedicasse maggiori energie e risorse alla soluzione dei problemi dei cittadini”.
 

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