Lazio, Piemonte e Veneto sono le regioni più scelte
ROMA – Tra Spagna e Italia esiste la maggiore comunità romena all’estero di tutta l’Europa.
Secondo le stime (non ufficiali) la Spagna ospiterebbe almeno due milioni di cittadini romeni su tutto il territorio. Seconda, ma non molto distaccata, l’Italia che accoglie almeno 1-1,5 milioni di romeni.
Secondo le ultime statistiche diffuse dal Centro cittadinanza romena, l’Italia e la Spagna sono le mete favorite dai romeni tra i 23 e i 40 anni con un basso livello d’istruzione. La destinazione preferita dai laureati è invece la Gran Bretagna, secondo lo stesso studio.
Per la Penisola italiana gli ultimi dati mettono al primo posto per la presenza di romeni il Lazio, seguito dalla Lombardia e dal Piemonte. A livello dei singoli gruppi nazionali, infatti, gli immigrati romeni sono la prima comunità in tutti i comuni della Provincia di Roma, ad eccezione di Nettuno dove a prevalere sono i bulgari (20%). Nel Lazio, infatti, gli stranieri sono 418.823, il 12% sul totale nazionale e di questi, un quarto provengono solo dalla Romania.
Un esempio lampante è Civitavecchia dove sembra "essersi spostato un intero paese della Romania (Piatra Neamt) grazie alle catene migratorie e alle reti familiari che si sono attivate a seguito dei racconti di due sacerdoti romeni che emigrarono per primi a Civitavecchia", secondo il rapporto dell’Osservatorio romano. La comunità dovrebbe contare circa 900- 1000 residenti.Ma il primato della provincia va a Ladispoli, al secondo posto per la presenza degli stranieri residenti: 3.912 regolari, 1.911 romeni secondo il Comune.
Nel Lazio soggiorna circa un quarto dei romeni presenti in Italia, cioè quasi 90.000 secondo le stime Caritas nella regione. Molto probabilmente il numero dei romeni residenti all’inizio del 2007 è superiore a 100.000 presenze tenendo conto dei flussi del 2006 e la successiva entrata della Romania nell’Ue che ha consentito ai romeni di evitare le lunghe procedure di visti.
A Roma, più di un immigrato su quattro è romeno, ma il primato spetta a Torino, dove la concentrazione è più alta (un immigrato su tre, cioè il 34,5 %, è romeno). Seguono, secondo l’ultima statistica dell’Istat, Milano (5.532), Padova (4.105) e Verona (3.040). A livello territoriale, solo il 33,6% vive nei grandi centri, il resto, il 66,4%, sceglie le piccole località vicino ai capoluoghi.
(6 agosto 2007)


