Roma, 4 marzo 2022 – L’Ue ha varato la direttiva per la protezione temporanea dei profughi dall’Ucraina aprendo le porte a quello che si preannuncia come un vero e proprio esodo: un milione di persone è già fuggito dalla guerra e, secondo le ultime stime europee, alla fine potrebbero essere 7-8 milioni gli sfollati dal Paese.
“Non siamo ingenui, i problemi ci saranno ma rispetto al 2015 siamo preparati”, ha spiegato la commissaria Ue agli Affari Interni Ylva Johansson. Alla riunione dei 27 ministri dell’Interno che ha certificato l’intesa, ad un certo punto, sono tuttavia riemerse le endemiche divisioni nell’Ue sul capitolo migranti. I Paesi del gruppo Visegrad e l’Austria hanno infatti avanzato riserve sulla proposta della Commissione, che prevedeva la protezione eccezionale per tutti i residenti, ucraini o non ucraini.
La proposta, alla fine, è stata emendata: per i cittadini non ucraini ma con permesso di soggiorno a lungo termine lo Stato ospitante potrà scegliere tra la protezione temporanea europea o il regime di asilo previsto a livello nazionale. E in quest’ultimo caso le pratiche per chi è fuggito dall’Ucraina saranno sicuramente più lunghe ma rischiano di avere anche un esito più incerto.