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Mantovano: “Politiche del governo non saranno smantellate”

Il commento del sottosegretario all’Interno sulla sentenza della Corte di giustizia europea

Roma, 29 aprile 2011 – “Se si legge bene la sentenza della Corte di Giustizia europea, ci si accorge che l’impianto delle nostre scelte di governo sull’immigrazione non e’ stato smantellato. L’opposizione, insomma, non ha ragione”.

Lo afferma il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, in un colloquio con ‘Il Sole 24 Ore’, commentando la sentenza della Corte di giustizia europea secondo la quale non si puo’ applicare la pena di reclusione, prevista dalla legislazione italiana, a quegli immigrati che siano in soggiorno irregolare, in quanto in contrasto con la direttiva Ue sui rimpatri.

“Diciamo subito che c’e’ pieno ossequio, a questo punto, all’applicazione della direttiva europea n.115 sui rimpatri”, sottolinea. Dal lavoro sul recepimento della direttiva sui rimpatri, secondo Mantovano, “si puo’ partire. Faccio notare, comunque, che se con la sentenza Ue viene meno la sanzione detentiva, non e’ stato toccato ne’ il reato di clandestinita’ ne’ quello di inottemperanza del clandestino all’invito di lasciare lo Stato”.

Certo, ammette il sottosegretario, “viene meno il fattore deterrente”. I rimpatri, spiega Mantovano, non sono pregiudicati a Lampedusa dove sono considerati “respingimenti perche’ zona di frontiera.  Di sicuro adesso nell’adeguarsi alle norme Ue, si mettera’ in piedi un meccanismo che non potra’ non essere farraginoso e macchinoso.

“E’ ancora presto – aggiunge – dire se sara’ un disegno di legge o un decreto legge. In questo secondo caso sara’ comunque conveniente aspettare la tornata elettorale delle amministrative e portarlo in Consiglio poco tempo dopo, per non sprecare settimane preziose di conversione in Parlamento”.

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