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Marine Le Pen, la leghista francese che piace ai più giovani

Secondo gli ultimi sondaggi, la vorrebbe come Presidente la maggior parte degli elettori tra i 18 e i 24 anni. Nel suo programma annuncia lo stop all’immigrazione, regolare e non, e quando viene in Italia si fa accompagnare da Mario Borghezio

Roma – 11 aprile 2012 – Destini incrociati. Mentre il Trota, croce del Bossi, concorre all’affossamento del partito fondato dal padre,  Marine Le Pen, figlia di Jean Marie, punta all’Eliseo e regala nuova vita al Front National. Facendo breccia soprattutto tra i più giovani.

Un sondaggio di Csa, pubblicato qualche giorno da Le Monde, rivela che è proprio Marine la candidata preferita dagli elettori che hanno tra  18 ai 24 anni. La vuole come presidente francese il 26% degli intervistati, più di quelli che sosterebbero il socialista Francois Hollande (25%). La leader del FN convince i giovanissimi decisamente più di Nicolas Sarkozy, che si ferma a 17% e del candidato dei comunisti Jean-Luc Melenchn, al 16%.

“Fermare l’immigrazione rafforzare l’identità francese” ha scritto nel suo programma. Una ricetta che prevede la più che drastica riduzione degli ingressi legali (da 200 mila a 10 mila l’anno), l’eliminazione dei ricongiungimenti familiari, una revisione del trattato di Schengen, regole molto più restrittive per le acquisizioni della cittadinanza, niente assistenza sanitaria per i clandestini e tanti altri ingredienti che non è difficile trovare nelle pietanze leghiste.

Così come faranno battere il cuore alle camice verdi alcune battute con cui Le Pen sta condendo la sua campagna elettorale. Come quando riferendosi al killer dei paracadutisti di Montauban e dei bambini della scuola ebraica di Tolosa si è chiesta: “Quanti sono i Mohamed Merah che salgono ogni giorno sulle navi e sugli aerei riempiti di immigrati”?

”Bossi non l’ho mai incontrato. Per individuare i nostri interlocutori aspetto di sapere chi saranno i nuovi responsabili della Lega Nord” ha detto ieri Marine in una conferenza stampa. Intanto però nei suoi viaggi in Italia si fa accompagnare da Mario Borghezio (quello che spruzzò disinfettante su alcune donne immigrate), e incontra una signora della Destra nostrana come Daniela Santanchè (quella che gridava in tv “Maometto pedofilo” o che voleva espellere i clandestini che si curano negli ospedali).

Qualcuno dice che i viaggi in Italia siano serviti a Marine anche per sdoganare il suo partito, per accreditarlo regalandogli una passerella e dei contatti internazionali. Qualcun altro ritiene che, vista la compagnia, sarebbe stato meglio chiudere le frontiere.

Elvio Pasca

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Immigrazione e Integrazione. Il ruolo della Comunicazione nella formazione dell’opinione pubblica (Bologna 12 aprile 2012)

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