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Maroni: “Non sono Hitler, basta rimproveri sull’immigrazione”

Il ministro difende la legge sulla sicurezza e attacca Ue e Vaticano ROMA, 25 luglio 2009 – ”Non sono Hitler”. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, non vuole essere più criticato per la sua stretta contro l’immigrazione illegale, attacca Vaticano e Unione Europea e si dice pronto ad applicare la legge sulla sicurezza.

”Non sono la reincarnazione di Hitler che approva le leggi razziali, anzi ci rido sopra. L’Italia e’ all’avanguardia in materia di integrazione. Siamo il Paese che nell’Unione europea da questo punto di vista ha le performance migliori, anche se alcuni mezzi di informazione sostengono il contrario”. Sull’introduzione del reato di clandestinità spiega che ”non ci interessa il carcere per i clandestini, ma l’espulsione obbligatoria. Abbiamo finalmente affrontato con serieta’ questo grande tema e siamo pronti ad applicare le norme”.

ATTACCO ALL’UE
Maroni prende di mira l’Europa, dopo la richiesta di chiarimenti inviata dalla Commissione europea all’Italia in merito al ddl sicurezza. ”Basta rimproveri” dall’Europa sull’immigrazione. ”Invece di criticare – spiega – i Paesi dell’Ue applichino i principi di solidarieta’ per l’accoglienza stabiliti proprio dalla stessa Unione”. Le norme, sottolinea, ”stabiliscono che un rifugiato deve essere trattenuto nel Paese dove ottiene lo status di rifugiato. E’ chiaro che in Italia dall’Africa ne sbarcano molto di piu’ di quanti non ne arrivino a Berlino in aereo. Io ho chiesto di applicare il modello della solidarieta’ tra i diversi Paesi nell’accoglienza. Almeno dell’assistenza dovuta ai rifugiati talvolta per tutta la vita, deve essere l’Unione europea a farsi carico. La risposta dei paesi europei e’ stata no, grazie; vengono in Italia e ve li tenete voi”.
Maroni evidenzia infine che ”l’Italia ha il controllo dell’immigrazione clandestina dal mare ma non dalle frontiere in terraferma. Presto entrera’ a far parte dall’area Schengen anche la Romania che controlla i flussi dal Mar Nero e c’e’ un rischio reale di totale incapacita’ di eseguire i controlli da queste aree”.

POLEMICHE CON IL VATICANO
Il ministro se la prende anche con il Vaticano. ”La legislazione del Vaticano – sostiene Maroni – prevede il carcere per gli immigrati clandestini. Noi che siamo piu’ buoni di loro abbiamo previsto solo una multa”. Secca la replica il presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Dalla Torre, secondo cui le affermazioni del ministro dell’Interno sono ”una boutade”. ”Non ci sono norme specifiche sull’immigrazione – spiega Dalla Torre – ma norme sull’accesso e sul soggiorno contenute nella legge sulla cittadinanza ed e’ chiaro che in questo caso ci sono alcune fattispecie in cui e’ prevista una sanzione che puo’ essere pecuniaria o di limitazione della liberta’ personale”’. Ma, conclude, ”in via del tutto teorica, perche’ di fatto nessuno, che io ricordi, e’ mai stato imprigionato per un tale reato”.

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